Si ripete anche quest’anno, nel Crotonese, il millenario rito della transumanza: pastori e bovini in cammino per oltre due giorni in viaggio verso i pascoli montani della Sila. Un evento che assume contorni festosi a Melissa, dove il 18 giugno pomeriggio è prevista la partenza.

«Il nostro impegno è quello di mantenere viva questa tradizione – spiega Natale Carvello, presidente di Gal Kroton – Il sistema transumante ci lega alla nostra cultura e alla nostra identità e il riconoscimento dell’Unesco (che nel 2019 ha inserito la transumanza nel patrimonio culturale immateriale dell'umanità, ndr) ne è la testimonianza». Quest’anno, il tradizionale evento si arricchisce di una nuova e importante iniziativa, frutto di una collaborazione tra Gal Kroton e Parco Nazionale della Sila: il progetto Pastori custodi. «Una volta arrivati in Sila, i pastori diventeranno custodi del Parco, sentinelle anti-incendio» aggiunge Carvello.

La partenza verso i pascoli silani sarà preceduta, il 17 giugno, dal convegno “Un rito che lega le comunità e i territori” e da momenti di convivialità. «Riteniamo questo appuntamento una occasione per richiamare l’attenzione sui nostri territori e rilanciarne l’attrazione turistica» commenta il sindaco di Melissa, Raffaele Falbo.

Una vera e propria festa, insomma, che lega territori e comunità, all’insegna della tradizione, dopo un anno difficile per gli allevatori, sfiancati dal Covid e dalle avversità meteo: «Ne stiamo uscendo quasi con le ossa rotte, senza aver ricevuto aiuti, e – spiega Francesco Barretta, presidente dell’Associazione dei Produttori zootecnici della Calabria - svendendo gli animali. La Regione si sta muovendo solo ora con alcune proposte che riteniamo interessanti, ma se non verranno realizzate sarà un problema serio».