VIDEO | Rientrerà a Roma per la Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate del 4 novembre. Il sindaco Politano: «La realtà ci chiede di fare memoria della storia»
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Un treno lungo oltre cent’anni è quello “della Memoria”, da oltre un mese in giro per l’Italia seguendo un percorso di oltre 5mila chilometri, che si concluderà il 4 novembre a Roma in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate.
Dopo essere partito - lo scorso 6 ottobre - da Trieste, il convoglio su cui nel 1921 viaggiarono le spoglie del Milite ignoto, tra le 730 stazioni toccate nel suo giro, ha fatto tappa a Paola, trovando ad accoglierlo una delegazione composta da Autorità militari e civili, ma anche da tanti cittadini orgogliosi di partecipare ad un incontro che, seppur fugace come la fermata di un treno, ha rappresentato l’occasione per celebrare il ricordo chi ha sacrificato anche il proprio nome per la Patria. Sul vagone allestito per esporre un vecchio cannone, che sul fianco recava impressa la frase: «L’ombra sua torna ch’era dipartita»; il sindaco Giovanni Politano e un ufficiale dell’esercito hanno deposto una corona di fiori, mentre in sottofondo è riecheggiato “L’Onore ai Caduti” suonato alla tromba.
«Dopo più di 100 anni, la realtà ci chiede di fare memoria della storia – ha detto poi il primo cittadino, nel suo breve discorso – di non dimenticare. E stamattina, con raccoglimento e commozione, abbiamo voluto dare il giusto valore al tempo trascorso che non può affievolire il ricordo di un uomo, un figlio, un padre, un fratello, un marito rimasto vittima della guerra. Il presente non deve mettere nella soffitta del dimenticatoio il passato, perché pure le sue pagine peggiori ci hanno permesso di essere qui, ora, oggi per non fare più gli stessi errori».