VIDEO | Dopo il successo della versione catanzarese, Luca Viapiana presenterà a breve tutte le 40 pittografie della versione calabrese del famoso gioco da tavolo
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È stata la quarta edizione del “Materia design festival” di Catanzaro ad ospitare un’anteprima di 8 illustrazioni giganti tratte dal Mercante in fiera calabrese di Luca Viapiana che a breve vedrà la luce all’interno del classico cofanetto del famoso gioco da tavolo.
Le carte del mazzo saranno stampate a Treviso dal prestigioso marchio Dal Negro, così come già avvenuto per il mercante in fiera catanzarese realizzato sempre da Viapiana che ha ottenuto un notevole successo. Quaranta le pittografie realizzate dall’artista per comporre una geografia emotiva della nostra regione, un viaggio sensoriale che attraversa i luoghi, la gente, il suo dna. Un puzzle di segni forti, di policromie decise e vivaci mai lasciate al caso, ma frutto di analisi e studio del territorio.
«In una prima fase – ha spiegato Luca Viapiana – ho individuato quelli che dovevano essere gli ingredienti principali della serie. Sono partito, quindi, da tutti quei soggetti che non avrei mai potuto eliminare relativi ai nostri simboli calabresi. Potrei nominare, tra i tanti, i bronzi di Riace o Le Castella o Capo Colonna. Ci sono anche alcune carte dedicate alla nostra tradizione religiosa come la Varia di Palmi o la mistica Natuzza Evolo. Dietro vi è un gran lavoro perché prima di decidere quali soggetti inserire ho fatto uno studio in modo tale che non vi fossero duplicazioni e di modo che le carte avessero una complementarietà il più possibile sviluppata».
L’allestimento della sala è stato curato da Stefano Morelli e interamente autofinanziato grazie al sostegno di Zatita Production. Secondo Morelli, bisogna partire da alcune domande: «Esiste un’identità regionale nella quale tutti possiamo riconoscerci? Quante Calabrie esistono? Una di montagna, una di mare, una del nord e una del sud, una greca e una bizantina, una moderna e una antica?». «Luca Viapiana fa sintesi – risponde lo stesso Morelli – e ci restituisce, con una grande maturità compositiva, un’immagine nuova, sezionata e ricomposta. Quello che ci propone l’artista è un gioco ed un viaggio molto intenso in cui noi attraversiamo i luoghi per scoprire noi stessi in immagini che ci rispecchiano».