Con “Viaggio tra i destini paralleli della mia terra” lo scrittore è finalista con menzione d’onore
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Ancora un importante riconoscimento per il giornalista e scrittore lametino, Antonio Cannone, finalista con menzione d’onore al concorso nazionale letterario “Artisti per Peppino Impastato” con l'ultimo libro “Viaggio tra i destini paralleli della mia terra” (Elison Publishing). Il premio - presidente di giuria il giornalista e presentatore Michele Cucuzza - è dedicato alla memoria del giornalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1978 per le sue numerose inchieste contro Cosa Nostra.
«Un onore vedere accostata un’opera con il mio nome al compianto Peppino Impastato che ha dato la vita per l'affermazione di valori quali la giustizia e la verità. Sono davvero orgoglioso di questo riconoscimento – ha detto Cannone - che mi rende particolarmente felice e lo dedico a quanti combattono in prima linea l’illegalità diffusa e la corruzione dilagante». La cerimonia di premiazione si terrà l’11 maggio a Milano mentre la prima presentazione del libro “Viaggio tra i destini paralleli della mia terra” è prevista a Lamezia Terme il 7 giugno. Il libro di Cannone racconta di luoghi del Sud dove la ‘ndrangheta con giacca e cravatta fa affari loschi, deturpa l’ambiente e controlla il territorio, infiltrata nelle istituzioni e dove si “afferma” la corruzione.
Ma nel susseguirsi dei capitoli, il “viaggio” affronta temi più ampi e universali con storie dove l’unico riferimento dei protagonisti è il potere economico e si intrecciano storie di un mondo senza ideologie. Una voce narrante, “potente” quanto la coscienza, conduce nei mondi raccontati di un originale e inedito viaggio introspettivo che tratteggia un’umanità presa dai bisogni materiali. Gabbie virtuali che in realtà diventano prigioni e dove viene messa in mostra la difficoltà dell’uomo nell’agire quotidiano e nei rapporti con il suo simile. Il “viaggio” inteso come metafora dell’esistenza dell’uomo in un ricorrente confronto con l’ambiente e la società, con i dubbi, le certezze, gli incubi, le storie romantiche e tragiche del vivere comune.