Pastore nella vita e scrittore per passione, Domenico Iacovo è l’autore di Shanna, un romanzo fantasy ambientato nel circondario di Guardia Piemontese, borgo occitano celebre anche per le Terme Luigiane, che insieme a tutti i riferimenti più caratteristici del tratto costiero e dell’entroterra cosentino, fanno da sfondo ad una storia inventata che poi tanto immaginaria non è.

Sulla scorta di conoscenze personali, maturate nel corso di studi che hanno incluso la tradizione tramandata dagli anziani, il giovane autore – contestualmente agli impegni della sua attività agropastorale – è riuscito ad intessere una trama avvincente, capace di catturare l’attenzione delle giovani generazioni, al punto che la casa editrice “Edizioni Erranti” è già alla seconda ristampa delle copie, di cui continua a crescere la ricerca sia a livello locale che nazionale.

“Shanna – Liberi come Lupi” è il primo capitolo di una trilogia su cui Domenico Iacovo non ha voluto sbilanciarsi (se non per dire d’aver quasi concluso il secondo tomo della saga), è l’avvio di un percorso in cui lo scrittore ha condiviso episodi capitatigli per davvero, come ad esempio l’incontro con i lupi che per qualche tempo hanno falcidiato le sue greggi.

Proprio da un faccia a faccia con uno di questi predatori, è scattata l’idea di mettere nero su bianco una storia, che partendo dalle vicissitudini di una comunità arroccata su una delle creste della catena costiera, si estende fino ad affrontare tematiche di stringente attualità, come il rispetto per l’ambiente e il rapporto con la natura, compresa quella umana, messa alla prova da duelli, rivendicazioni e battaglie.

«Questi in cui ci troviamo – ha detto Domenico Iacovo durante l’intervista – sono i luoghi di Shanna, i posti in cui da dieci anni vivo quotidianamente con i miei animali e con la mia famiglia, ed in cui ogni giorno passo il tempo con tutti quei personaggi che ho cercato di far vivere nel mio romanzo, ma che in realtà sono tutte persone che in un certo senso mi hanno preceduto, con le loro storie, i loro fardelli, che regalano uno spiraglio di eternità ogni volta. È narrando la loro storia, insieme a quella dei lupi, che sono i veri padroni di questi terreni, che ho trovato l’intreccio per sviluppare il romanzo».

L’incontro coi Lupi

«Lo sguardo del lupo – ha detto Iacovo raccontado un episodio che lo ha visto a tu per tu con l’animale – ha del tutto cambiato la mia prospettiva, stravolgendo completamento il modo con cui mi ero approcciato alla mia attività fino a quel momento. Così, nel 2020, ho deciso di mettere su carta tutto quel mix di racconti, di esperienze, di fatti narrati dagli anziani, in primis i miei nonni.

E di questi custodi della cultura occitana di Guardia Piemontese, ho deciso di scrivere le testimonianze, romanzandole in una storia di cui mi sono subito  convinto che prima o poi avrebbe visto la luce del sole. Fortunatamente il manoscritto ha avuto la fortuna di essere sfogliato dal mio grande amico Mariano D'Ermoggine, che senza esitazione lo ha presentato all'editore Emilio Pellegrino di Cosenza, della casa editrice Edizioni Erranti e, senza che minimamente potessi aspettarmi nulla è partito con questo romanzo, che è in poco più di quattro mesi mi ha dato delle soddisfazioni davvero inimmaginabili: due sold out per e il superamento delle centinaia di copie distribuite in tutta Italia, nonché un feedback da parte dei lettori davvero incoraggiante».

La presa sulle nuove generazioni

«I migliori riscontri li ho avuti nel corso delle presentazioni – ha detto ancora lo scrittore – che finora ho tenuto soprattutto in contesti scolastici, da Paola a Cetraro fino Fagnano nell’entroterra, dove ho avuto modo di percepire l’attenzione che i ragazzi dedicano al genere fantasy. Perché un conto è dare loro una scrittura un po' più pesante e articolata come quella di un saggio storico, un conto è presentare una tematica importante come quella storica e ambientale in chiave fantasy. In questo secondo caso, se la fortuna ti assiste, riesci subito cogliere il loro gradimento».

Ricerche e richieste “particolari”

«Di recente ho ricevuto diversi messaggi – ha continuato Iacovo – nei quali mi è stato chiesto se è vero che Guardia (Piemontese, ndr) era governata da baroni, o se in passato sia mai esistita per davvero una contea. Ovviamente ho risposto che molto di ciò che è scritto nel romanzo, è frutto della mia fantasia, però già il fatto che un giovane prenda come sfondo Shanna, per informarsi sulla cultura e sulla storia di Guardia Piemontese, è segno che l’intenzione con cui ho realizzato quest’opera era quella giusta.

Per stuzzicare ulteriormente la curiosità, nel testo ho inserito anche qualche frase in lingua occitana, nella convinzione che senz’altro qualcuno sarà invogliato ad approfondire la conoscenza di questo idioma. Ho saputo di gente – ha concluso sorridendo lo scrittore – che dopo la lettura di Shanna è corsa subito su wikipedia per informarsi sulla città. Quindi, quale soddisfazione più grande?».