«Eccelle l’acqua su tutto», così Pindaro nelle sue Olimpiche celebrava l’acqua quale elemento essenziale attorno al quale prospera la vita e con essa anche le sue manifestazioni più rituali e sacre. E infatti questa acqua che eccelle (Salus per Aquam da cui deriva l’acronimo delle attuali Spa) rivive grazie allo straordinario ritrovamento nel 2022 dei Bronzi di San Casciano dei Bagni. La collezione di statue bronzee votive e monete riemerse dall’acqua calda della fonte termale da oggi è esposta al museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Qui sono già esposti in modo permanente i Bronzi di Riace, emersi dalle acque salate dello Ionio reggino in un contesto completamente diverso.

Nella cornice di piazza Paolo Orsi del museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, questa mattina è stata inaugurata la mostra “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano”, l’esposizione curata dal direttore generale Musei del MiC Massimo Osanna e dal professore Jacopo Tabolli, che presenta le straordinarie scoperte effettuate nel 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.

Una occasione di grande prestigio che ha meritato l’apertura straordinaria del museo, nel giorno di consueta chiusura che è il lunedì. Il museo resterà eccezionalmente aperto al pubblico, con biglietto ordinario, anche nel pomeriggio di oggi dalle ore 16 alle ore 20.

Esattamente 50 anni dopo il ritrovamento nelle acque dello Ionio dei Bronzi di Riace, nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, ha iniziato a emergere un tesoro di straordinario valore. Gli esperti parlano di uno dei ritrovamenti bronzei più significativi del Mediterraneo antico che riscrive la storia dell’antica toreutica.

Oltre 20 statue di bronzo, ex voto e migliaia di monetine in oro, argento e bronzo offerte al santuario termale. Capolavori dell’antichità che abbracciano il periodo compreso tra il II secolo a. C. e il I secolo d. C. , segnato da importanti trasformazioni e dalla definitiva romanizzazione delle potenti città etrusche.

In attesa che la cittadina di San Casciano inauguri il suo museo, questi tesori stanno viaggiando in Italia, e dopo Reggio forse anche all’estero. A seguito del primo allestimento al palazzo del Quirinale lo scorso anno e la recente permanenza presso la casa al Mann, Museo archeologico nazionale di Napoli, la collezione “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano” approda in riva allo Stretto dove rimarrà allestita al livello E di palazzo Piacentini, riservato alle esposizioni temporanee, fino al prossimo 12 gennaio 2025.

Continua a leggere sul Reggino