VIDEO | Dopo una lunga carriera che lo ha portato sui palchi di mezzo mondo, l'artista calabrese omaggia Rino Gaetano e riarrangia uno dei brani più famosi portati al successo dal cantautore crotonese
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Il musicista scaleoto Salvatore Cauteruccio emoziona con la sua personale versione di “A mano a mano”, la canzone di Riccardo Cocciante e Marco Luberti, a cui Rino Gaetano ha aggiunto la nota di "indimenticabilità". Il brano da qualche giorno è disponibile in tutti gli store digitali ed è interamente eseguito con la fisarmonica, lo strumento che l’artista calabrese ha cominciato a suonare all’età di nove anni e che gli ha spalancato un mondo dal quale non è mai più tornato indietro.
Com’è nata l’idea
La nuova versione di “A mano a mano” non nasce all’interno di un progetto, ma per caso. «Ero in tour nelle Marche – racconta a LaC News24 - e ho deciso di fare un regalo all’organizzatore dei miei concerti, che adora questa canzone. Così, ho stampato lo spartito e ho cominciato a suonarla, senza averla mai provata prima». L'esibizione è un successo, il pubblico si emoziona, Salvatore pure. Tornato a casa, decide di registrala nel suo piccolo studio di Scalea e poi invia un file in mp3 al suo amico, cosicché possa riascoltarla ogni volta che vuole. «Ho i brividi», è la risposta di chi riceve il messaggio. Preso dall’entusiasmo, ma senza alcuna pretesa, Salvatore invia il file anche al «fratellone di vita» e produttore Roberto Musolino, che risponde: «Questa versione deve essere pubblicata». Musolino è perentorio e invia a sua volta il file in uno studio di registrazione milanese per la masterizzazione del pezzo. Dieci giorni più tardi, la nuova versione di “A mano a mano” viene pubblicata in tutte le piattaforme digitali di musica. Chi la ascolta ne rimane affascinato. «Credo che ne sia nata una versione di cuore», è il commento dell'autore.
L’incontro con la fisarmonica
«Vuoi imparare a suonare la fisarmonica? È uno strumento meraviglioso». Salvatore Cauteruccio oggi ha 46 anni ma ne aveva soltanto nove quando ha sentito pronunciare queste parole dal suo adorato papà. È stato lui che lo ha accompagnato alla prima lezione di musica, suggellando, senza neppure immaginarlo, l'inizio di una lunga storia d’amore. «Quando il mio maestro mi ha messo la fisarmonica tra le braccia - ricorda Cauteruccio -, ho sentito un’emozione incredibile. Ho sentito le vibrazioni al cuore, dov’era poggiata».
La lunga carriera
Salvatore cresce, si appassiona sempre di più, e ottiene i primi guadagni cominciando a suonare il liscio per animare le feste private. Alla gente piace la sua musica, per un lungo periodo lavoro senza sosta. Poi cresce, studia, sente dentro di sé che dalla sua fisarmonica vuole qualcosa di più. Compra i dischi di Richard Galliano e Astor Piazzola e si accorge che le anime della fisarmonica sono più di una. Prende lezioni dal maestro Renzo Ruggeri, vuole imparare a suonare il jazz e il tango. Quando suona, Salvatore sente i brividi lungo la schiena, si entusiasma, lui e la fisarmonica diventano un tutt’uno. Incide brani, collabora con i più grandi nomi della musica italiana e internazionale, poi dà sfoggio del suo talento sui palchi di mezzo mondo, volando dall’America Latina alla Russia, passando per l’Europa. Nel 2012 incontra la cantautrice Mariella Nava e non si lasciano più. La loro collaborazione professionale è un successo, si dividono tra le registrazioni in studio e i concerti dal vivo, e il loro rapporto si solidifica. «Scrive della musica pazzesca, per non parlare dei testi - racconta con gli occhi lucidi -. Mi piace tantissimo collaborare con lei».
Il legame con Cesare Cremonini
Nella vita professionale di Salvatore, da qualche tempo, è entrata un’altra stella del panorama musicale italiano. Si tratta di Cesare Cremonini, ex leader dei “Lunapop”, oggi impegnato in una proficua carriera da solista. «L’ho incontrato nell’agosto scorso. Io suonavo in un locale, lui era tra il pubblico. Alla fine, mi ha fatto un gesto molto bello, per farmi capire che la mia esibizione gli era piaciuta molto». Per omaggiarlo, Salvatore comincia a suonare le note di “Vorrei”, uno dei brani di maggior successo della sua ex band. «Cesare mi raggiunge, si siede al pianoforte e comincia a suonare insieme a me». Il duetto, durato un paio di minuti, infiamma le anime dei presenti. «È stata un’emozione bellissima». Poco dopo, Cremonini gli chiede di impartirgli lezioni di fisarmonica e lui, ovviamente, accetta. «Cesare è semplicemente una persona straordinaria. Avevo avuto modo di apprezzarlo già sul lato artistico, ma sul lato umano mi piace anche di più».
L’amore per la sua terra
Per l'intervista Salvatore ci accoglie nel suo piccolo studio di registrazione a Scalea, la città in cui vive con la moglie Sabrina e i loro due figli. «È il posto in cui provo e registro i miei brani. Mi sento ispirato perché da qui si vede il mare». In queste mura, ogni cosa parla di musica e di talento smisurato. «Hai mai pensato di andare via da qui?», gli chiediamo. «Sicuramente città come Roma, Milano, Bologna offrono più opportunità - ci risponde -, ma io sono troppo legato alla mia terra». Un amore che ha trasmesso anche ai suoi ragazzi. «C’è stato un momento in cui ho pensato di trasferirmi altrove, ma è durato poco. I miei figli mi hanno chiesto di rimanere qui, a Scalea, e io sono stato felice di accontentarli». Poi sorride, parla dei nuovi progetti e lascia intendere che vivere in Calabria non è una condanna e neppure uno svantaggio. Con l'impegno e con lo studio, si raggiungono vette altissime anche da qui. «Per i prossimi mesi ho in serbo qualcosa di importante». È ancora un segreto che non può essere ancora rivelato. Nel frattempo i suoi fan si consolano con le note della versione mistica di "A mano a mano".