VIDEO | Il borgo dell'Aspromonte impegnato per la valorizzazione delle radici storiche dell'area grecanica. Il primo cittadino sul palco per il premio all'eurodeputata Giusy Princi
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Il borgo di Bova, incastonato tra le vette del Parco Nazionale dell’Aspromonte e conosciuto come uno dei più affascinanti d’Italia, ha fatto da cornice alla seconda edizione di Chora tu Vua, un evento che è andato ben oltre la semplice celebrazione della cultura locale, diventando un vero e proprio inno alla storia, alla lingua e alle tradizioni della Magna Grecia. Il sindaco Santo Casile, con la sua passione e il suo impegno, ha saputo incarnare lo spirito di un’intera comunità che, nonostante le sfide, continua a custodire gelosamente le radici grecaniche.
«Bova è la capitale culturale della minoranza linguistica di Calabria», ha dichiarato Casile con orgoglio, aprendo la serata con il tradizionale saluto bilingue in italiano ed in lingua minoritaria grecanica. Queste parole, cariche di significato, hanno dato inizio a un discorso che non si è limitato a una mera rievocazione del passato, ma ha tracciato un ponte tra la storia millenaria e le aspirazioni future della comunità. Il sindaco ha sottolineato come, in un contesto globale sempre più omogeneizzato, Bova rappresenti un baluardo di diversità culturale, un luogo dove l'antica lingua greca è ancora parlata e vissuta, come un filo che collega il presente a un passato lontano, fatto di poeti, filosofi e civiltà straordinarie.
L’evento, promosso dal Comune di Bova - Assessorato alla Cultura e Spettacolo, targato Gruppo Editoriale Diemmecom e seguito dalle telecamere di LaC Tv diretta da Franco Cilurzo, ha visto la consegna del prestigioso Premio Persefone, realizzato dal maestro orafo Spadafora, a figure di spicco che si sono distinte per il loro contributo alla promozione culturale e sociale del territorio. Tra i premiati, spicca l’europarlamentare Giusy Princi, che ha ricevuto un riconoscimento per il suo impegno in ambito educativo e per la sua dedizione nel portare avanti le istanze del Sud Italia in Europa.
«Questo premio lo dedico a tutti coloro che hanno a cuore la nostra terra», ha dichiarato Giusy Princi, visibilmente emozionata, sottolineando l’importanza della cultura come motore di sviluppo e di riscatto per la Calabria. Le sue parole hanno riecheggiato quelle del sindaco, creando un filo conduttore che ha attraversato tutta la serata: la cultura non solo come memoria, ma come forza viva, capace di trasformare il presente e di costruire il futuro.
Durante la cerimonia, Casile ha voluto esprimere il suo saluto anche a Giuseppe Scopelliti, ex presidente della Regione Calabria, presente all’evento, e a tutte le personalità che, con la loro partecipazione, hanno reso la serata un momento indimenticabile. «Bova è un faro straordinario di civiltà, arte e bellezza, un dono che deve essere preservato e valorizzato», ha detto il sindaco, lanciando un appello alla comunità affinché continui a sostenere e promuovere il patrimonio culturale del borgo.
Casile non ha mancato di ringraziare anche il vicesindaco Gianfranco Marino e tutti i collaboratori che hanno reso possibile la realizzazione di un evento così significativo. «Con grande impegno ed entusiasmo, hanno contribuito a far risplendere Bova e a far conoscere le sue straordinarie ricchezze», ha aggiunto, lodando il lavoro di squadra che è alla base di ogni successo.
La serata si è conclusa con un'emozionante esibizione musicale, curata da Gigi Miseferi e Nino Stellittano, che hanno saputo trasformare il palco in una finestra aperta sul passato e sul presente della cultura calabrese. La loro performance, intrisa di passione e di abilità artistica, ha permesso al pubblico di vivere un’esperienza unica, in cui la musica è diventata veicolo di memoria e di identità.
Bova, con la sua storia millenaria e la sua lingua antica, si conferma così un baluardo di eccellenza culturale, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, ma dove il futuro è costruito giorno dopo giorno, grazie all’impegno di una comunità unita e orgogliosa delle proprie radici che mantiene sempre vivo il legame con quel passato glorioso che ha reso questo borgo un gioiello inestimabile nel panorama culturale italiano.