Cucina d’eccellenza rispettosa della materia prima, servizio di qualità, ambienti accoglienti. Ricevere una stella Michelin oggi è sinonimo di qualità, ma confermarla di questi tempi - sono quasi 20 i ristoranti con stella Michelin chiusi dopo il lockdown (fonte Michelin) -  è ancora un grande successo.  Per questo rientrare ancora nella speciale classifica della Guida Michelin è un orgoglio, sinonimo del grande sacrificio ed impegno che ci sta dietro. La Calabria riconferma tutti i suoi ristoranti Michelin. Anche nel 2020 ottengono una stella Abruzzino (Catanzaro), Gambero Rosso (Maria di Gioiosa Jonnica), Qaifz (Santa Caterina d’Apromonte), Dattilo (Strongoli) e Pietramare Natural Food (Isola capo Rizzuto) che la mantiene nonostante il cambio di guida in cucina.

Una diretta streaming vissuta da tutti con il fiato sospeso, perché gli addetti ai lavori forse si sarebbero aspettati almeno una stella in più in Calabria viste le grandi capacità che alcuni giovani chef stanno dimostrando e soprattutto il livello raggiunto in alcuni ristoranti.

La stella verde per Dattilo

La grande novità di quest’anno, ed è un premio tutto meritato, è la stella verde conquistata dal Ristorante Dattilo di Caterina Ceraudo. Si tratta di un riconoscimento assegnato ai ristoranti che rispettano in cucina la sostenibilità . Sul palcoscenico la campionessa di nuoto Federica Pellegrini e Marco Giuliano, direttore Marketing di Michelin Italia annunciano 13 ristoranti premiati tra i quali, appunto, troviamo Dattilo.

Un premio che principalmente va alla chef Caterna Ceraudo che da tempo promuove una cucina “green”, che abbraccia la biodiversità e preserva le risorse alimentari. «Per noi un premio importante perché riconosce la nostra filosofia di vita e di azienda. Il lungo lavoro iniziato da Roberto Ceraudo 30 anni fa con la produzione biologica di vino e olio continua oggi anche in cucina grazie all'impegno di Caterina» - commenta la famiglia Ceraudo.