Sono venti gli illustratori e vignettisti di fama internazionale che hanno interpretato, ciascuno secondo la propria visione personale, i versi di Dante Alighieri nella mostra allestita al Museo del Fumetto che, venerdì scorso, ha riaperto le proprie porte al pubblico. Da Riccardo Mannelli a Mauro Biani, da Luca Ralli a Josephine “Fumetti Brutti” Signorelli, sono tante le firme che hanno arricchito l’allestimento dedicato al Sommo Poeta.

Nel mezzo del cammin di nostra vita…

«È un viaggio nei gironi della Divina Commedia con 40 opere originale che rappresentano i canti più conosciuti del capolavoro dantesco» racconta Luca Scornaienchi, responsabile artistico del Museo del Fumetto. Percorrendo l'area interna del Museo, gli artisti ci accompagnano, come invisibili Virgilio, attraverso i personaggi iconici del capolavoro dantesco. Ma il Poeta non è il solo protagonista al Museo del Fumetto. Un’altra ala del Museo è dedicata alla figura di Alfonso Rendano.

L’enfant prodige calabrese

«Rendano è conosciuto in tutto il mondo per l’invenzione del “terzo” pedale del pianoforte che ha rivoluzionato il mondo della musica – spiega Scornaienchi -. Attraverso il progetto “Note d’artista” abbiamo realizzato una graphic novel, scritta e illustrata da Gianluca Gallo, che ha la particolarità di contenere dei Qr Code che rimandano all’esecuzione di alcuni brani di Rendano curati dal musicista Dario Della Rossa e dagli studenti del Conservatorio di Cosenza». La scelta di Dante e Rendano non è stata casuale. «Volevamo dare un segnale di ripartenza, dopo il lungo periodo di fermo dovuto al Covid, nel segno di due figure importanti».

Gianluca Gallo, classe ’88, musicista e illustratore cosentino, ha spopolato sul web grazie al suo talento nel disegno, pubblicando, poi, un libro per Rizzoli: “Finché regge il cuore”; è lui l’autore della graphic novel dedicata a Rendano. «Il libro è stato una sfida per me – racconta Gallo -. Il mio è uno stile di solito molto minimale mentre qui ho usato colori e tratti più decisi. Mi sono concentrato molto sulla figura di Rendano come enfant prodige. Lui nacque in Calabria, studiò a Napoli e da lì conquistò il mondo».