Settant'anni di storia del primo museo diocesano e del Codex in Calabria. Fu istituito nel 1952 ed è uno dei primi in Italia. Per la ricorrenza, in grande stile, è stata promossa una iniziativa presso la sede museale, alla presenza dell’arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati Maurizio Aloise, di autorità civili e militari. Per la vice direttrice del Museo Cecilia Perri si tratta di una «tappa importante perché indica un lungo viaggio che ha permesso al Codice di mantenersi vivo e di crescere al passo con i tempi, e di cambiare in base alle nuove esigenze imposte dall’evoluzione dell’idea stessa di museo». La Perri, inoltre, sottolinea come il museo «non sia soltanto il Codice, ma un insieme di racconti dei beni che provengono dal territorio diocesano».

Altro evento, altrettanto importante, è l’iniziativa a cadenza annuale “Sfogliando il Codex”, concepito quest’anno «sulla base di un’idea di condivisione con tutti i musei diocesani della Calabria». Si tratta di un momento molto atteso che prevede l’apertura straordinaria della teca in cui è custodito il prezioso Codex Purpureus Rossanesis e l’esposizione di una nuova miniatura. Monsignor Maurizio Aloise ricorda quanti hanno contribuito a custodire nel corso degli anni il patrimonio artistico del territorio diocesano. Ma, la ricorrenza dei 70anni, rappresenta anche «una presa di coscienza che il patrimonio artistico possa diventare per le chiese di Calabria, come di fatto lo è, una strada per l’annuncio della fede».

Invitati a partecipare i direttori dei musei diocesani della Calabria. L’obiettivo principale è quello di fare rete. E da novembre è prevista la pianificazione di una serie di iniziative itineranti attraverso eventi diversificati, per chiudersi il 9 ottobre del 2023, data dell’ottavo anno del riconoscimento Unesco del Codex. 

A seguire, nel Salone degli Stemmi dell’Arcidiocesi, si è tenuto un incontro aperto a tutti per ripercorrere la storia del Museo, dalla sua nascita al suo nuovo allestimento, con alcune delle figure che hanno accompagnato la sua evoluzione negli anni.

Tra gli intervenuti: Don Pino Straface, Direttore Museo Diocesano e del Codex; Alessia Alboresi, Assessore alla Cultura Comune di Corigliano-Rossano; Filippo Demma, Direttore Regionale Musei Calabria, Ministero della Cultura; Giovanni Gardini, Presidente AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani); S. E. Mons. Renzo, vescovo emerito di Mileto-Nicotera-Tropea, già direttore del Museo: Il Museo nel tempo; Antonio Aprelino, Vicedirettore Ufficio Beni culturali; Cecilia Perri, Vicedirettrice Museo Diocesano e del Codex: Il Museo oggi. Dal restauro alla valorizzazione. Le conclusioni sono state affidate a Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo di Rossano-Cariati. A moderare i lavori Anna Russo, giornalista, Ufficio Comunicazioni sociali Arcidiocesi Rossano-Cariati.