Dopo la chiusura di cinema e teatri prevista dal nuovo Dpcm, l'associazione Il Teatro di Calabria Aroldo Tieri si unisce al malcontento degli operatori del settore arte e spettacolo
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Alla protesta su scala nazionale degli operatori del settore arte e spettacolo dopo la pubblicazione del nuovo Dpcm che tra le altre strutture chiude anche i teatri si unisce anche l'associazione Il Teatro di Calabria Aroldo Tieri.
Ieri sera l’ultimo spettacolo, almeno per ora, della rassegna POIESIS organizzata al Marca di Catanzaro con il patrocinio della Fondazione Rocco Guglielmo.
L’associazione teatrale calabrese ci tiene a precisare che come tutti gli altri operatori del settore, ha realizzato spettacoli nel pieno rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza previste dalle misure di contenimento per la diffusione del Covid-19.: «Norme stringenti, difficili, onerose eppure giuste, che hanno reso i teatri e i cinema luoghi sicuri, alla luce anche dei dati forniti dall’Associazione generale dello spettacolo (Agis): dal 15 giugno al 10 ottobre, su quasi 350 mila spettatori intervenuti in spettacoli al chiuso e all’aperto, si conta infatti un unico caso di contagio accertato».
Le dichiarazioni agli spettatori
Il Tdc ha chiuso lo spettacolo di ieri sera rivolgendo al pubblico queste parole: «Oggi chiudiamo così, con un sorriso che si intravede anche dalla mascherina. Salutiamo un pubblico che ci ha aspettato e seguito. Scegliamo di non privarci del sorriso anche adesso, anche dopo questa decisione che troviamo dolorosa, netta, forse ingiusta. Non possiamo toglierci il sorriso dagli occhi pur avendo profonda sofferenza nel cuore, né utilizzeremo parole rabbiose, parole tristi in questo messaggio e in quelli che verranno. La situazione che stiamo vivendo è delicata e drammatica, intorno a noi vige la più totale incertezza e sì, anche noi abbiamo paura di un futuro che appare quanto mai indecifrabile e a volte persino spaventoso».
Ha la convinzione che «una vita senza arte è una vita senza colori, senza meraviglia, che con l’arte si può e si deve vivere, si può mangiare non solo dal punto di vista materiale ma anche dal punto di vista intellettuale. Una vita senza cibo per lo spirito è un vuoto susseguirsi di giorni senza corpo, una esistenza meccanica – continueranno - a praticare la dolce resistenza che l’arte insegna ad ognuno di noi. Non ci abbatteremo, non ci fermeremo! Troveremo uno, cento, mille modi per arrivare a Voi, per condividere con voi le gioie del Teatro e la sua magia».
Il Teatro di Calabria dà appuntamento «ad un altro giorno, in un altro luogo, in mille luoghi diversi. Tanti quanti possono essere i sogni di chi vive di teatro, di chi vive per il teatro, di chi vive grazie al teatro».