Ha inizio stasera la quarta edizione del “Gioia Tauro Film Festival”. La cittadina della piana si appresta a diventare la capitale del cinema d’autore emergente per ben cinque sere. L’evento, promosso dall’associazione culturale “Gioia 3.0” e patrocinato dalla Fondazione Calabria Film Commission, si terrà infatti dal 21 al 25 agosto nel quartiere Piano delle fosse.

 

Proiezioni, eventi collaterali ed incontri tematici con produttori e registi di fama internazionale caratterizzeranno la kermesse, curata dal presidente di “Gioia 3.0” Maurizio Galluccio e dal direttore artistico Jonas Carpignano. Quest’ultimo, giovane regista italo-americano, ha ottenuto per il suo lungometraggio “A Ciambra” il Premio David di Donatello per la migliore regia nel 2018 e il riconoscimento “Europa Cinemas Label” nella sezione Quinzaine des Réalisateurs a Cannes.

Il programma

Il via dunque stasera 21 agosto: alle 21 a Palazzo Silipigni un omaggio alla commedia italian con la proiezione del film “Divorzio all’italiana” di P. Germi del 1962. A seguire l’incontro con Benh Zeitlin, regista, sceneggiatore e compositore statunitense, candidato, nel 2013, all’Oscar al miglior regista e alla migliore sceneggiatura per “Re della terra selvaggia”.

 

Domani sera, 22 agosto, è la volta del thriller “Acusada” di Gonazlo Tobal (2018); dopodiché Carpignano dibatterà con Benjamin Domenech, produttore argentino, tra le cui produzioni sono da ricordare “Hunting season”, “Zama” e “The dogs”.

 

Il 23 agosto sarà proiettato “Troppa Grazia” di Gianni Zanasi (2018); seguirà l’incontro con l’attrice protagonista Alba Rohrwacher, che ha alle spalle molti film di successo (fra gli altri: “Il papà di Giovanna”, “La solitudine dei numeri primi”, “Perfetti sconosciuti”) e vanta numerosi riconoscimenti: due David di Donatello, un Nastro d’argento, due Globi d’oro e la Coppi Volpi per la migliore interpretazione femminile.

 

Sabato 24 agosto si aprirà con il tavolo tecnico con la Calabria Film Commission e il Presidente Giuseppe Citrigno. In seguito, sarà proiettato “Monos” di Alejandro Landes e Christopher Soren Kelly (2019). Chiuderà la serata l’incontro con Katrin Pors, produttrice di film come “La region Salvaje” e“Birdsof passage”.

 

L’ultima serata, domenica 25 agosto, vedrà la proiezione de “El abrazo de la serpiente ” di Ciro Guerra (2016), candidato all’Oscar per il miglior film straniero. A seguire l’incontro con il regista e sceneggiatore colombiano, il cui ultimo film, “Waiting for the barbarians”, è in concorso nella 76° edizione della Mostra del cinema di Venezia”.

 

Nella giuria di questa quarta edizione: Karel Och, direttore artistico del Karlovy Vary International Film e curatore, dal 2016, del programma “28 Times Cinema” per la Biennale di Venezia; Gaston Solnicki, regista argentino (il suo esordio con il lungometraggio “Kekszakallu” proiettato nel 2016 nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia); Paz Lazaro, curatrice della sezione “Panorama” del Festival internazionale del cinema di Berlino.