Si guarda al futuro e all’innovazione tecnologica. Purtuttavia, si presenta la necessità di nuovi investimenti sulla ricerca e sul capitale umano. È quanto è emerso a margine del primo incontro della settimana di studi che vede al centro circa 100 scienziati provenienti da tutto il mondo, tra studiosi e ricercatori. Un evento straordinario che ha posto al centro del confronto la fisica nucleare e subnucleare.

Il workshop è stato organizzato dal Dipartimento di Fisica dell'Università della Calabria insieme all'Istituto nazionale di Fisica nucleare (Gruppo collegato di Cosenza) e a The University of Kansas. Alessandro Papa, professore di Fisica teorica dell’università della Calabria associato all’istituto di fisica nucleare del gruppo di Cosenza, spiega l’importanza dell’evento i cui partecipanti si sono soffermati alle interazioni che tengono insieme i costituenti nucleari (neutroni, protoni, etc).

Il confronto avviene tra la parte pratica e teorica, ma anche sul metodo. Gli organizzatori hanno inteso coinvolgere anche le scuole attraverso la presenza degli studenti con particolari attitudini verso la scienza. Ci sono state altre iniziative analoghe in passato ma mai nella provincia di Cosenza. L’Italia è osservata con attenzione nel contesto mondiale dal punto di vista scientifico (settore subnucleare), tuttavia, i vari governi investono poco sulla ricerca: «Possiamo dire di essere all’avanguardia, afferma il professor Salvatore Fazio, associato all’Università della Calabria. Il problema è che i finanziamenti non soddisfano le aspettative di chi vi opera. S’investe poco e, nonostante tutto, riusciamo a essere competitivi».

L’aspetto grave è che si rinuncia «al capitale umano, sottolinea il Fisico, e di conseguenza al futuro tecnologico». Nel corso della settimana di studi, sono state organizzate due escursioni alla scoperta del Codex purpureus rossanensis e degli scavi di Sibari, passando per la conoscenza della cultura arbëreshe con la visita a Civita e a Spezzano Albanese .