Le confraternite enogastronomiche celebrano le tradizioni calabresi in un incontro tra cultura e gusto: «Puntiamo a valorizzare le nostre eccellenze»
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San Demetrio Corone e Santa Sofia d’Epiro sono stati protagonisti di un evento dedicato alla riscoperta e alla promozione delle tradizioni enogastronomiche locali. Organizzato dalla Confraternita della Frittola Calabrese – La Quadara, con la partecipazione della Federazione Italiana Circoli Enogastronomici (Fice), l’iniziativa ha avuto come obiettivo la valorizzazione dei borghi e delle aree interne attraverso la cultura del cibo e delle tradizioni.
Marco Porzio, presidente della Fice, presente all’evento, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle confraternite nel tramandare il patrimonio gastronomico dei territori italiani. «Siamo una federazione che rappresenta circa 140 confraternite e circoli enogastronomici in tutta Italia». Porzio ha infine evidenziato l’importanza di promuovere il territorio calabrese anche attraverso strategie di marketing più incisive. L’evento ha rappresentato un’occasione di incontro e confronto tra esperti del settore, produttori locali e appassionati, dimostrando ancora una volta come la valorizzazione delle tradizioni possa essere un motore di sviluppo per i borghi e le aree interne. Emilio Iantorno, priore della Confraternita della Frittola Calabrese: «Abbiamo inserito nel nostro statuto che tutte le attività devono essere svolte nei borghi, per farli conoscere alle Confraternite provenienti da tutta Italia. Oggi abbiamo un esempio concreto con questo convivio annuale che ospita delegazioni da ogni parte del Paese» aggiunge Iantorno. Ogni Confraternita enogastronomica d’Italia si focalizza su un prodotto specifico. «Noi abbiamo scelto la frittolata perché ci sembrava identitaria. L’evento ha portato in Calabria appassionati da tutta Italia, confermando il fascino della regione. L’accoglienza, conclude Iantorno, è il tratto distintivo della Calabria. «Chi viene qui si aspetta sempre di essere sorpreso. E ogni volta torna con lo stesso entusiasmo. Nonostante le distanze, le confraternite di tutta Italia amano la nostra terra e non vedono l’ora di tornarci».
Borghi arbëreshë: tradizione, sviluppo e futuro
Ad accogliere gli ospiti i sindaci di San Demetrio Corone e di Santa Sofia d’Epiro Ernesto Madeo e Daniele Atanasio Sisca. «Dobbiamo impegnarci per far conoscere i nostri prodotti e attrarre nuove persone nei nostri territori», ha affermato Sisca. Le comunità arbëreshe, con il loro patrimonio culturale e le tradizioni secolari, rappresentano un valore inestimabile per la Calabria. «Queste iniziative sono importantissime per i nostri borghi» afferma il primo cittadino, riferendosi all’evento organizzato dalla Confraternita della Frittola Calabrese – La Quadara, che ha fatto tappa a Santa Sofia d’Epiro e a San Demetrio. «Il calo demografico è una delle principali sofferenze dei piccoli centri. Nel nostro caso, siamo riusciti a contenere il fenomeno grazie a un impegno costante nel migliorare i servizi e la qualità della vita. Abbiamo investito su sanità, scuole e infrastrutture per garantire ai cittadini le condizioni migliori. Tuttavia, resta il problema della diminuzione delle nascite e dell’emigrazione per motivi di lavoro. Dobbiamo fare in modo che non solo la gente non lasci i nostri borghi, ma che ritorni o addirittura scelga di trasferirsi qui. La qualità della vita è sicuramente migliore rispetto alle grandi città: chi vive nei nostri paesi sta bene.Abbiamo qualche difficoltà nel valorizzare i nostri prodotti» ammette Sisca. «La Calabria è una terra ricchissima dal punto di vista enogastronomico. Nella nostra zona, i Colli Arbëreshë producono un olio straordinario e un vino eccellente, ma manca un’efficace strategia di promozione».
Vincenzo Barbieri: «Vogliamo promuovere il nostro patrimonio gastronomico»
Un nuovo tassello si aggiunge al mosaico delle confraternite enogastronomiche italiane: è nata ad Altomonte la Confraternita dei Zafarani-Cruschi del Pollino, che celebra uno dei prodotti simbolo del territorio calabrese. A raccontare questa nuova realtà è Vincenzo Barbieri, titolare del Ristorante Barbieri e capopriore della confraternita, che ha battezzato ufficialmente l’associazione in un incontro con delegazioni provenienti da tutta Italia. «Non ci limitiamo solo ai prodotti tipici. Valorizziamo anche gli strumenti della tradizione popolare, come la pignata, la quadara, e presto nascerà anche una confraternita dedicata alla fressura ad Amantea. È un percorso che ci riporta alle radici della nostra storia, a quello che i nostri avi ci hanno lasciato in eredità». Quando si tratta di prodotti tipici, la domanda è sempre altissima, ma Barbieri non ha dubbi: «Non è campanilismo, ma i prodotti del Sud sono in assoluto i più richiesti. Sono più autentici, più veri. Dai salumi ai formaggi, dalle verdure tipiche alle ricette della tradizione, fino ai legumi, il nostro , sparivano in un attimo. È stato un momento di grande condivisione e gioia».
La Calabria è terra di eccellenze, di sapori autentici e di tradizioni secolari. Tra queste, il bergamotto, agrume simbolo della regione, rappresenta una delle risorse più preziose sia dal punto di vista economico che culturale. Vittorio Caminiti, presidente dell'Accademia Internazionale del Bergamotto e del Museo del Bergamotto di Reggio Calabria, racconta l’importanza della valorizzazione del territorio attraverso il cibo e le confraternite enogastronomiche. «Reggio Calabria è un tesoro di ricchezze enogastronomiche che attraggono sempre più turisti, anche da fuori regione» spiega Caminiti. «Siamo il Polo del Bergamotto, e all’interno del Museo del Bergamotto ospitiamo diverse associazioni che condividono la stessa missione: la Confraternita della Frittola Reggina, la Confraternita del Bergamotto e del Cibo di Reggio Calabria, il Museo del Bergamotto stesso e l’Accademia Internazionale del Bergamotto». L’obiettivo comune è quello di promuovere le eccellenze del territorio attraverso la cultura e la gastronomia. «Abbiamo sposato quella che io definisco una vera e propria religione della territorialità, che esalta la bellezza della nostra terra e la bontà dei suoi prodotti. Ogni giorno accogliamo turisti nel nostro museo e li guidiamo alla scoperta del bergamotto e delle sue straordinarie qualità».
Calabria, accoglienza e potenzialità da valorizzare
La Calabria ha lasciato un segno profondo nel cuore di Renato Peine, priore della Confraternita Gastronomica Bresciana della Grappa, Vini e Antichi Sapori. Dopo anni di viaggi nella regione, il suo amore per questo territorio è evidente, ma al tempo stesso non nasconde un’osservazione critica: la Calabria non sa valorizzare abbastanza le sue immense potenzialità. «Il problema è che non sapete pubblicizzare abbastanza la vostra terra. La gente del Nord pensa che la Calabria sia tutta Aspromonte con i suoi sequestri, mentre avete luoghi eccezionali: la Sila, i borghi antichi, i paesaggi straordinari. Non li avete mai fatti conoscere davvero al resto d’Italia». Un’osservazione che evidenzia la necessità di investire di più nel marketing territoriale, affinché l’immagine della Calabria possa finalmente rispecchiare la sua reale ricchezza. La valorizzazione dei territori interni, dei borghi e del patrimonio enogastronomico è una sfida comune a molte regioni italiane, dal Nord al Sud del Paese. A testimoniarlo è Alberto Sebastiani, Gran Maestro della Confraternita della Marina del Nebbiolo in Alto Piemonte, che condivide il suo impegno per la tutela di un vitigno storico e il suo apprezzamento per la Calabria, terra che lo ha conquistato per autenticità e accoglienza. La Confraternita della Marina del Nebbiolo ha come obiettivo quello di promuovere il vitigno del Nebbiolo, da cui nascono celebri vini come Barolo e Barbaresco. In questo contesto, la valorizzazione dei territori interni risulta più semplice, data la fama e il prestigio dei vini che derivano da questo vitigno. «Dicono che Milano ha un grande cuore, ma io il vero grande cuore l’ho trovato qua in Calabria» afferma con convinzione. Un riconoscimento sentito verso una regione che, nonostante le difficoltà, riesce sempre a distinguersi per ospitalità e generosità.