Il vino non è solo una bevanda e tutto ciò che avviene nella trasformazione che porta dalla vite al bicchiere non è solo processo produttivo. È questo, in sintesi, il messaggio emerso dalla Festa del vino in cantina, l’evento organizzato domenica 18 ottobre dal Rotary Club di Cirò nell’azienda Caparra e Siciliani, una delle più antiche del territorio.

Cirò e la festa del vino

Dalla degustazione agli stand di prodotti tipici, dalla musica popolare alla visita guidata delle cantine, passando per un convegno che ha tracciato storia e opportunità del settore vitivinicolo, la giornata si è rivelata un momento di convivialità e condivisione, che ha offerto anche interessanti spunti di riflessione. «Oggi finalmente siamo qui, rotariani e non, a festeggiare il vino ma anche con il vino. Festeggiamo quella libertà tanto auspicata e dopo questo periodo pandemico abbiamo voglia di ritrovarci, sorridere, raccontarci. Questo è un momento ideale per stare tutti insieme e grazie al vino, a cui questo territorio è vocato, siamo riusciti a convogliare qui tanta gente da tutta la Calabria» ci dice Simona Caparra, presidente del Rotary Club di Cirò.

In Calabria si punta all’enoturismo

Filo conduttore della giornata, il vino appunto, inteso non solo come bevanda, ma anche e soprattutto come strumento di promozione culturale e turistica. «Il consumatore del vino, negli ultimi anni, è cambiato. Quello che era un interesse verso il calice e la bottiglia è diventato – commenta Gennaro Convertini, presidente della Fondazione italiana sommelier Calabria – un interesse culturale. Chi oggi produce vino ha una maggiore opportunità di vendere anche la cultura del vino e del territorio in cui viene prodotto».

Molte imprese vitivinicole, questo l’hanno compreso da tempo, e tante regioni italiane stanno sperimentando con successo le occasioni offerte dall’enoturismo: «In Calabria, purtroppo, questo settore non è ancora molto sviluppato – ammette Giuseppe Siciliani, vicepresidente della Caparra e Siciliani – ma ci stiamo lavorando tutti quanti insieme, tutte le cantine, e ognuno di noi sta cercando di crearne i presupposti».

Tradizione e innovazione in Calabria

Dalla vite al bicchiere, lo sguardo delle aziende è rivolto al futuro, senza mai dimenticare il passato: «L’innovazione – osserva Salvatore Caparra, presidente della Caparra e Siciliani – è fondamentale per il nostro settore, ma resto dell’idea che la tradizione e determinate caratteristiche del nostro vino devono rimanere tali nel tempo». Elementi che rappresentano il carattere identitario del prodotto e del territorio: «Il più bel complimento che possa essere rivolto a un mio vino quando aprono una bottiglia è riconoscerlo come vino calabrese» aggiunge.

Festa del vino, i partecipanti

Tra i partecipanti alla manifestazione, il governatore del neonato distretto Rotary 2102, Fernando Amendola; il presidente dell’associazione Io compro calabrese, Rocco Macrì; la fiduciaria di Slow Food Crotone, Mariella Cosentino; Miss Italia Calabria 2015, Bina Forciniti; Miss Città del Vino 2021, Soviana Vallone e il sindaco di Cirò, Francesco Paletta. Il convegno, al quale è intervenuta anche la giornalista di LaC News 24 Francesca Caiazzo, è stato moderato da Cataldo Calabretta. A tutti, è stato consegnato un riconoscimento per il contributo fornito alla realizzazione dell’evento, che è stato allietato dalla musica degli Anthea Project. Il ricavato della manifestazione sarà utilizzato per il restauro della Fontana del Principe, di Cirò Marina.