La lingua grecanica in Calabria ha trovato un instancabile custode nella figura di Salvatore Dieni e nell'associazione Delia, con sede a Bova Marina. Tanti gli sforzi di Dieni e del suo team per mantenere viva questa lingua antica, diffondendola tra gli adulti e, soprattutto, tra i giovani studenti delle scuole medie.

Salvatore, un appassionato studioso e attivista, ha dedicato la sua vita a preservare e promuovere la lingua grecanica, un idioma unico che affonda le sue radici nel passato ellenico della Calabria. Figlio di una famiglia di Bova Marina, Dieni è cresciuto immerso in questa cultura linguistica e, fin da giovane, ha sviluppato una profonda connessione con le sue radici.

Leggi anche

Dopo anni di ricerca e impegno, ha fondato l'associazione Delia, un'organizzazione senza scopo di lucro che si dedica alla salvaguardia e alla diffusione della lingua grecanica. Attraverso una serie di iniziative e progetti, l'associazione si pone l'obiettivo di coinvolgere la comunità locale, sensibilizzare il pubblico e trasmettere alle future generazioni questo prezioso patrimonio linguistico.

Uno dei punti di forza dell'associazione Delia è il suo impegno nell'educazione. Dieni e il suo team hanno stretto collaborazioni con le scuole medie della zona, organizzando laboratori e attività che permettono agli studenti di immergersi nella lingua grecanica. Dieni afferma che è fondamentale coinvolgere i giovani, in quanto sono loro i custodi del futuro di questa lingua. Egli spiega che se riusciranno a trasmettere loro l'amore e il rispetto per il grecanico, avranno fatto un passo importante verso la sua preservazione.

Nonostante le sfide, l'associazione Delia e Salvatore Dieni non si arrendono. Attraverso l'impegno costante, la passione e l'innovazione, stanno lentamente ma inesorabilmente riuscendo a risvegliare l'interesse e l'orgoglio della comunità locale nei confronti della lingua grecanica. Dieni afferma che questa è la loro eredità, la loro identità, e che è loro dovere preservarla e trasmetterla alle generazioni future, affinché il grecanico continui a vivere e a fiorire in questa terra calabrese.