L'avvio dell’operazione Baytown nella città dello Stretto mentre la Seconda guerra mondiale giungeva ad un punto di svolta e in Italia cominciava quella per la liberazione dal nazifascismo
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L’armistizio veniva firmato in Sicilia a Cassibile (sarebbe stato ufficializzato dal maresciallo Badoglio l’8 settembre successivo) e a Reggio Calabria con l’operazione Baytown iniziava l’avanzata degli Alleati via mare nel Sud della Calabria, ad opera del XIII Corpo d’armata britannica, in quel frangente guidato dal generale Bernard Law Montgomery, reduce dalla vittoria della battaglia di El Alamein, in Egitto durante la campagna del Nord Africa. Era il 3 settembre 1943.
Le bombe e lo sbarco
I battaglioni dell'8ª Armata britannica e della 1ª Divisione canadese, partiti dal porto di Catania e dalle spiagge messinesi di Santa Teresa di Riva e Mili Marina, iniziarono ad approdare sulle strette e buie spiagge di Pentimele, Gallico, Catona, nelle prime ore del 3 settembre 1943, dopo un bombardamento tra Reggio e Villa San Giovanni, finalizzato a colpire le truppe tedesche, in realtà già ritiratesi verso la montagna.
Il ritorno degli Alleati
Dopo la travagliata fuga da Dunkerque nel 1940, tre anni dopo gli Alleati facevano ritorno nell’Europa continentale avviando la Campagna d'Italia, proprio dalla punta dello Stivale (Toe of Italy), ritenuta anche militarmente strategica. Allo sbarco a Reggio Calabria seguirono, nei giorni successivi con l’operazione Slapstick, quello a Taranto e poi quello a Salerno.
L'inizio della guerra di liberazione dal nazifascismo
Dopo lo sbarco, a Reggio Calabria, città già duramente bombardata in un’offensiva militare che non risparmiò vittime civili, al podestà Michele Barbaro subentrò il primo sindaco reggino dopo l'arrivo degli Alleati, il socialista Antonio Priolo. La Seconda Guerra Mondiale, dopo quattro anni infernali volgeva verso la fine, ma in Italia un’altra guerra stava già per iniziare. Quella contro lo stato Fascista satellite delle Germania di Hitler, ossia la Repubblica Sociale Italiana guidata da Mussolini, e le truppe di occupazione tedesca.
Vittorio Emanuele III, re d’Italia che proprio a Reggio Calabria nel 1900 aveva saputo di essere il sovrano dopo l’uccisione del padre Umberto I, era fuggito subito dopo il proclama dell'Armistizio. La Resistenza, con il supporto degli Alleati, dopo oltre un anno e mezzo di durissima opposizione e lotta, avrebbe liberato il Paese dalla Dittatura e dall’Occupazione, dal Nazifascismo quindi, e consegnato l'Italia alla Democrazia e alla Repubblica.