VIDEO | Alla manifestazione hanno preso anche l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giacomo Perrotta, i parroci del territorio ed esponenti del mondo dell'associazionismo, tra cui Angelo Serio, coordinatore del Punto luce
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Nel giorno del secondo anniversario dell’inizio del nuovo conflitto in Ucraina, la città di Scalea sfila per le vie della città per dire no alla guerra e a ogni forma di violenza. Sabato 24 febbraio, la comunità locale di ucraini e i cittadini della Riviera dei Cedri si sono ritrovati in piazza Aldo Moro per la manifestazione intitolata “Vittoria per la pace”, a cui hanno dato seguito nonostante la pioggia battente. «Sì, perché oggi è proprio la giornata dedicata a questa possibilità di attirare l'attenzione e chiedere a tutti di pregare per la pace», ha detto l’ucraina Iryna Yemtseva ai nostri microfoni. All’evento hanno preso parte anche l’amministrazione di Scalea, i parroci del territorio ed esponenti del mondo dell’associazionismo, tra cui Angelo Serio, coordinatore del Punto Luce e presidente dell'associazione Gianfrancesco Serio.
Il martirio della guerra
«A dire il vero, la guerra in Ucraina è cominciata già dieci anni fa nel 2014 – dice ancora Yemtseva, riferendosi al conflitto del Donbass, la regione orientale del Paese entrata in conflitto per gli scontri tra le forze separatiste locali e quelle governative -. Oggi è l'anniversario del secondo anno dall' invasione russa nel territorio ucraino. Il nostro Paese sta combattendo dal primo giorno, tutto il popolo sta ancora combattendo».
La vicinanza di Scalea
«Purtroppo siamo ancora qui, a non parlare di pace, ma sicuramente non può essere qualche goccia di pioggia a fermare la comunità ucraina – afferma il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, commentando la decisione di non rinviare la marcia nonostante il maltempo - perché lì, a distanza di due anni, continuano a piovere bombe. La posizione dell’amministrazione comunale di Scalea è a favore della comunità ucraina – continua - una comunità laboriosa, una comunità che si è integrata pienamente, non solo qui ma in tutta Italia. Il premier Giorgia Meloni in questo momento – quando parla è il pomeriggio del 24 febbraio - è a Kiev per siglare gli accordi di sicurezza. L'Italia ripudia la guerra, così come è scritto nella nostra Costituzione, e noi siamo qui a marciare con la speranza che da qui a qualche giorno possiamo finalmente gioire per la pace, tanto in Ucraina quanto nella Terrasanta questo”. Il riferimento è al conflitto che si consuma anche nella striscia di Gaza dallo scorso ottobre e che sta generando migliaia di morti, tra israeliani e palestinesi, molti dei quali bambini. «Ci vuole tanta speranza, tanto coraggio, soprattutto per chi è sotto le bombe in questo momento – conclude il primo cittadino -. Noi non possiamo fare altro che essere vicini a queste persone con il cuore e con dimostrazioni di affetto e di vicinanza».