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Inizierà il prossimo 11 ottobre il processo al branco di Melito Porto Salvo. Davanti al Tribunale penale di Reggio Calabria, ci saranno Davide Schimizzi, Antonio Verduci, Giovanni Iamonte, Pasquale Principato, Lorenzo Tripodi, Daniele Benedetto e Michele Nucera.
Tutti sono accusati di aver violentato una ragazzina di appena 13 anni, una storia che poco più di un anno fa fece finire Melito Porto Salvo al centro dell’interesse dei media nazionali.
L'appello di Libera
Un processo, quello che prenderà il via mercoledì, molto atteso anche dalla cittadinanza melitese. E proprio ad essa si rivolge Libera auspicando una «presenza significativa di cittadini e associazioni che sarebbe un segno importante di vicinanza verso questa giovane che ha iniziato un percorso di rinascita e di riscatto sociale con l’aiuto di persone che l’hanno accolta e la stanno accompagnando in tale difficile cammino».
L’augurio dell’associazione guidata da don Ciotti è che la ragazza non venga mai dimenticata dalla comunità dove i fatti sono accaduti. A Melito, infatti, accanto a tantissime reazioni di rigetto e condanna ve ne sono state altre di omertà ed indifferenza.
Per questo è importante che anche la cittadinanza sia presente mercoledì.
«Nessuno – spiegano i referenti di Libera – può sentirsi a posto con la propria coscienza se non si combatte contro la violenza che le donne continuano a subire quotidianamente».