In Italia ogni giorno si parla di un femminicidio. Un reato in costante aumento che è sempre al centro di un'importante campagna di sensibilizzazione condotta dall'Arma dei carabinieri. E, a proposito di "codice rosso" e reati "spia", il comandante della Compagnia dei carabinieri di Rende, Mariachiara Soldano, ospite negli studi di Cosenza Channel, ha illustrato i temi tanto cari alla Benemerita. Temi che sono veicolati nei canali ufficiali dei carabinieri, ma soprattutto nelle scuole, affinché le giovani generazioni prendano pienamente coscienza dei fenomeni criminali di cui possono essere, loro malgrado, protagonisti.   

Nel corso dell'intervista, l'Ufficiale dei carabinieri di Rende, la prima donna ad aver ricoperto un ruolo così importante in Calabria, ha ricordato come sia importante la prevenzione senza sottovalutare quelle condotte delittuose che devono far suonare un campanello d'allarme a chi subisce soprusi e violenze da parte del partner, di un conoscente o di un familiare. Il tutto si racchiude dunque in una parola: denunciare. Oggi rispetto al passato l'attenzione delle forze dell'ordine su queste tematiche è davvero alta. Le vittime vengono accompagnate e sostenute in un percorso che porta poi a far emergere il male subito da parte di chi dice di amare l'altra persona ma in realtà non dimostra alcun sentimento se non quello di odiarla e punirla nel modo peggiore possibile.  

«La violenza di genere - ha dichiarato il capitano Soldano - è sicuramente un fenomeno complesso che ha delle radici culturali e che richiede una strategia globale ed una pluralità di interventi dove all’impegno delle istituzioni deve necessariamente affiancarsi l'intervento delle agenzie educative, quindi le famiglie e la scuola, possiamo dire educare per prevenire, promuovendo tra gli adolescenti dei comportamenti responsabili al fine di valorizzare le differenze di genere e favorire una cultura del rispetto reciproco».