Rocco Rullo era stato arrestato nel marzo dello scorso anno dopo la denuncia della donna alla polizia di Gioia Tauro che lo ha accusato di averla soggiogata per 20 anni
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È stato condannato a 12 anni di carcere Rocco Rullo, anziano di Cittanova accusato di riduzione in schiavitù. La sentenza è stata emessa dal gup del tribunale di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta di condanna che era stata formulata dal pubblico ministero e dal legale di parte civile, l’avvocato Angelo Sorace.
Rullo era stato arrestato nel marzo dello scorso anno dalla polizia di Gioia Tauro con l’accusa di avere ridotto in schiavitù, per circa 20 anni, una donna di Polistena. Secondo quanto contestato al 71enne, la donna sarebbe stata violentata, fatta abortire in modo illegale e avrebbe subito ogni sorta di coercizione fisica e mentale. Una storia di inaudita violenza, venuta alla luce solo dopo che ha preso il coraggio a due mani e ha varcato la soglia del commissariato di polizia di Gioia Tauro per denunciare l’uomo che le ha rovinato la vita.
L’inchiesta, quindi, ha preso il via a seguito della denuncia sporta dalla polistenese, la quale, dopo un lungo e sofferto racconto, ha riferito come, da oltre un ventennio, fosse caduta nelle mani di Rullo che aveva approfittato della sua fragile condizione psicologica, riuscendo a condizionarne e a gestirne l’intera vita. La donna sarebbe stata obbligata a subire rapporti sessuali, violenze fisiche e vessazioni di ogni genere.
Una storia dell’orrore, che avrebbe avuto inizio nel 1998 quando la vittima, allora ventenne, aveva conosciuto il suo presunto aguzzino, in un centro per anziani della Piana di Gioia Tauro. L’uomo, spacciandosi per “sociologo”, si era offerto di aiutarla a curare una forma di anoressia di cui era affetta. Da quel momento, Rullo sarebbe riuscito a conquistare la fiducia dell'intera famiglia della donna che, di lì a poco, sarebbe divenuta la sua vittima.