VIDEO | Istituzioni e cittadini replicano al servizio del tg satirico: «Comunità descritta con i soliti stereotipi». E sul ragazzino che ha dichiarato di intendersi di molotov: «Parole strumentalizzate»
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Protestano istituzioni e cittadini di San Luca dopo la messa in onda su Canale 5, nella trasmissione televisiva "Striscia la notizia" del 14 dicembre ,di un servizio girato nel centro pre-aspromontano in cui, è scritto in una nota del Comune, «un giornalista ha intervistato una adolescente che ha dichiarato di passare il tempo libero a fabbricare molotov che poi vanno lanciate contro i carabinieri».
«Nel corso del servizio - riporta la nota - lo stesso giornalista ha strumentalizzato la dichiarazione del ragazzo è ha dedotto che a San Luca ci sono i 'bambini soldato'». La vicenda è stata al centro, fanno sapere gli amministratori del centro del Reggino, di una riunione della Consulta delle Associazioni di San Luca, nel corso della quale è stato lamentato «il grave danno provocato alla comunità sanluchese dal servizio televisivo definito dai presenti all'incontro come assolutamente falso e strumentalizzato per descrivere la comunità sanluchese con i soliti e ormai noti stereotipi. I presenti all'incontro, pur riconoscendo che nella comunità locale esiste un problema educativo che va inserito in un processo che coinvolge anche la questione lavorativa e più in generale quella sociale, culturale e politica, hanno duramente condannato il 'disservizio giornalistico' che non solo non rappresenta assolutamente le dinamiche della vita della comunità di San Luca ma ancora una volta la mortifica e la umilia».
«Per fare emergere la vera realtà vissuta dai ragazzi di San Luca, che non sono educati a diventare 'bambini soldato' - riporta ancora la nota del Comune - ma ad essere cittadini partecipi e responsabili, la Consulta delle associazioni ha proposto che, per venerdì 18 dicembre, alle ore 10, si organizzi, insieme all'amministrazione comunale, un'assemblea pubblica». All'iniziativa oltre alle scuole e alle associazioni impegnate nel sociale come Save the children, presente nella realtà locale è stato invitato anche il vescovo di Locri, mons. Franco Oliva.
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La replica di Striscia
«A seguito delle polemiche sul servizio che l'inviato di Striscia la notizia Vittorio Brumotti ha realizzato il 14 dicembre scorso, vorremmo precisare quanto segue. Vittorio da sempre in tutti i servizi che realizza in giro per i comuni italiani viene circondato da bambini e ragazzini. Le sue evoluzioni in bicicletta, la sua simpatia, attirano giovani e giovanissimi. La stessa cosa è accaduta a San Luca. La differenza con gli altri casi è che mai era capitato che l'argomento delle "chiacchiere" fosse l'uso di carabine, la preparazione di molotov e la guida di autovetture, nonostante la minore età». Lo precisa Striscia La Notizia in una nota.
«Non c'è stata da parte dell'inviato nessuna strumentalizzazione o, peggio ancora, volontà di "estorcere" parole fuori luogo ai piccoli sanluchesi - prosegue la nota -. Erano bambini che con imbarazzante naturalezza esibivano confidenza con argomenti decisamente poco adatti alla loro età. Quello che emerge è un malessere sociale e culturale, testimoniato in maniera oggettiva dalle immagini trasmesse da Striscia. E forse proprio di questo dovrebbe preoccuparsi la comunità di San Luca, anziché indignarsi con chi lo ha raccontato. Per esempio, se i cartelli stradali sforacchiati da colpi di arma da fuoco erano in quelle condizioni da molti anni, perché l'Amministrazione non ha provveduto a sostituirli, dando un preciso segnale? Fatte le dovute precisazioni, Striscia sarà sempre disponibile a raccontare e documentare tutti gli sforzi che il Comune calabrese e i suoi cittadini riusciranno a fare per migliorare l'immagine e la qualità della vita di San Luca».