Sparatoria a Vibo Valentia nel corso della notte in piazza Maio nei pressi di un locale. A rimanere ferito da un colpo di pistola alla spalla è stato Domenico Catania, di 32 anniimputato nel processo Rinascita Scott. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno provveduto a trasportare il ferito in ospedale dopo i primi soccorsi sul luogo del ferimento.

Si trova ricoverato in Obi (Osservazione breve intensiva) per una ferita d’arma da fuoco con foro di ingresso alla regione sopraclaveare destra e foro di uscita nella parte destra del collo. Impegnati nelle indagini i carabinieri che stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Diverse le persone ascoltate nel corso della notte. Utili alle indagini potrebbero rivelarsi anche le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona.

Chi è Domenico Catania?

Domenico Catania, detto “Pallina”, è attualmente imputato nel maxiprocesso Rinascita Scott. Il suo nome, da ultimo, salta fuori nei verbali del collaboratore di giustizia Michele Camillò.
Nell’ottobre del 2012, in piena notte, infatti è stata incendiata l’auto all’allora vicesindaco di Vibo Valentia, Salvatore Bulzomì, all’epoca con delega ai Servizi sociali e appartenente al Pdl. L’auto era parcheggiata sotto casa. Sindaco era Nicola D’Agostino. Ecco le dichiarazioni di Michele Camillò: “Catania Domenico, detto “Pallina”, amico di mio nipote Domenico e parente dei Macrì. Non lo conosco come affiliato, ma ha preso parte ad azioni delittuose del nostro gruppo. 

Ha incendiato l’autovettura a Salvatore Bulzomì, ex consigliere comunale, unitamente ad un ragazzo che si chiama Manco. Tale azione non è stata compiuta per conto del nostro sodalizio. Catania ha coadiuvato mio nipote Domenico a sparare a Carmelo Pugliese e stava partecipando ad un’azione di fuoco contro Loris Palmisano”. All’epoca i due giovani autori dell’incendio nei confronti dell’auto di Bulzomì erano stati denunciati dalla polizia per incendio doloso.

Domenico Catania è poi imputato per il reato di tentato omicidio ai danni di Carmelo Pugliese, detto “Cassarola”. Contestazione che gli viene mossa in concorso con Bartolomeo Arena, Domenico Camillò, Antonio Macrì (cl. ’90). In particolare, Domenico Catania insieme a Domenico Camillò è accusato di essersi portato nei pressi dell’abitazione della vittima a bordo di una moto esplodendo contro Carmelo Pugliese alcuni colpi di pistola in data 1 settembre 2015. La vittima non è stata raggiunta dai colpi d’arma da fuoco che hanno invece centrato un’auto parcheggiata nei pressi dell’abitazione di Carmelo Pugliese.