VIDEO| Il comandante Prosperi traccia un bilancio in occasione del 264° anniversario della fondazione dell'arma. Nel post-Covid cresce il numero delle aziende in difficoltà e aumenta il lavoro irregolare nella provincia più povera d'Italia
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50 evasori totali per un danno al fisco di 2 milioni di euro. E ancora, 55 datori di lavoro sanzionati per aver impiegato 180 lavoratori in “nero”. Ma non c’è solo il lavoro irregolare a Vibo Valentia. «Nella provincia più povera d’Italia cresce anche il numero delle imprese a rischio usura». E’ il bilancio tracciato dal comandante provinciale della guardia di finanza Roberto Prosperi nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella caserma “Vizzari” di Vibo Marina. L’occasione è stata la ricorrenza del 264° anniversario della fondazione dell’arma.
E’ stato l’anno della pandemia che ha imposto alle fiamme gialle di concentrarsi su altri fronti, come ad esempio il rispetto delle misure di contenimento da Covid 19 che ha portato alla denuncia di 90 persone e all’emissione di 253 sanzioni amministrative. Sequestrati inoltre 47.148 dispositivi di protezione individuali (mascherine chirurgiche e FFP2). Finanzieri impegnati soprattutto nel monitoraggio di tutte quelle attività produttive piegate dal lockdown e che oggi più che mai potrebbero finire nelle mani degli usurai.
«Dalla crisi sanitaria siamo passati alla crisi economica – ha affermato il comandante provinciale -. Stiamo monitorando la situazione, consapevoli che in questo momento di difficoltà, la criminalità organizzata potrebbe approfittare del momento di bisogno, per inserirsi nel tessuto economico».
I furbetti del sussidio
Un’attenzione particolare i militari la stanno rivolgendo ai sussidi. Dal reddito di cittadinanza, ai fondi europei fino ai bonus spesa. «Su quest’ultimo fronte – il colonnello Prosperi ha preannunciato – presto ci saranno novità». Lasciando intendere che qualche furbetto ha approfittato della situazione. Nel corso dell’anno i finanzieri hanno denunciato all’autorità Giudiziaria 16 persone che avrebbero percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Alcuni dei quali appartenenti ad associazioni criminali di stampo mafioso e già condannati in via definitiva. In riferimento poi al contrasto all’infiltrazione mafiosa, sono stati eseguiti accertamenti patrimoniali nei confronti di 38 persone e sequestrati beni per oltre un milione di euro.
Altri sequestri e sanzioni
Gli interventi svolti nel settore delle accise, hanno consentito di sequestrare 54.496 chilogrammi di prodotti energetici (gasolio per autotrazione), per un’evasione di oltre 3,1 milioni di euro. Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono state riscontrate 30 violazioni ed elevate sanzioni amministrative per 250.000 euro. Per quanto riguarda invece il contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica, 50 persone sono state segnalate per avere usufruito dell’esenzione del ticket sanitario senza averne diritto. Sempre nel 2019 i reparti operativi hanno sequestrato 129.140 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy. In totale la guardia di finanza di Vibo Valentia ha eseguito 2340 interventi e avviato 175 indagini.