Lavori nell’area archeologica di Vibo, la Finanza sequestra il cantiere

VIDEO | Le Fiamme gialle hanno apposto i sigilli in prossimità delle mura greche, dove si stanno realizzando gli sbancamenti per le vie d’accesso al futuro ospedale

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9 maggio 2019
18:47
Il cantiere sequestrato
Il cantiere sequestrato

La Guardia di finanza di Vibo Valentia ha posto sotto sequestro il cantiere per la realizzazione delle opere complementari del nuovo ospedale di Vibo Valentia, in via Giustino Fortunato, lungo la ex statale 606 all’ingresso della città.
L’area di cantiere cui sono stati apposti i sigilli ricade nelle immediate vicinanze di due distributori di benzina e in prossimità del sito archeologico delle Mura greche. La stessa area si trovava già sottoposta a vincolo archeologico fin dal 1977. Tale vincolo è stato poi superato dalla convenzione sottoscritta tra la Regione Calabria e la Soprintendenza archeologica Belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, proprio in ragione della necessità di avviare i lavori per la costruzione delle opere complementari del nuovo nosocomio.


In attesa di conoscere i motivi giudiziari alla base del provvedimento, vale la pena ricordare che il nostro network si occupò dell’area in questione il 12 marzo scorso, raccogliendo la testimonianza dell'archeologa Anna Maria Rotella. «I lavori che si stanno facendo con il placet della Soprintendenza – affermò in quell’occasione l’archeologa - sono stati autorizzati in profonda contrapposizione con quelli che sono i dettami specifici della tutela ed è per questo che l’Archeoclub, il Wwf, l’Associazione Italiana di Cultura Classica e il Forum delle Associazioni sono in attesa di avere accesso agli atti relativi al provvedimento».

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