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Con il suo talento da imprenditore ha dato lustro al territorio vibonese tra gli anni '80 e '90, attirando, soprattutto a nella città capoluogo, protagonisti della scena artistica nazionale. Saverio Mancini si è spento, dopo una vita dedicata al lavoro e agli affetti, all'età di 85 anni. Un vanto per Vibo Valentia e l’intera Calabria, prima degli anni bui e delle note vicende degli ultimi anni che hanno portato la più importante struttura alberghiera alla dichiarazione di fallimento decisa dal Tribunale di Vibo. Tanti i gruppi musicali passati dalle sale del 501 hotel e diversi i presentatori di fama nazionale arrivati a Vibo per le manifestazioni organizzate da Saverio Mancini, che nei primi anni settanta è riuscito ad ospitare nella struttura anche due edizioni di Miss Italia. Titolare in passato e per tanti decenni anche di un negozio di abbigliamento sul corso principale della città, Saverio Mancini viene ricordato soprattutto per i modi gentili ed affabili.
Al cordoglio di tanti vibonesi si è unito quello dell'imprenditore Domenico Maduli, presidente del gruppo LaC-Pubbliemme. «Un pezzo infaticabile di Vibo Valentia va via, purtroppo per sempre - ha detto -. La scomparsa di Saverio Mancini senior oggi, e prima di lui altri validi custodi della vibonesità chiude il cerchio ad una Vibo Valentia che sempre più si allontana da suo passato che l’ha resa protagonista in Italia ed a volte nel mondo. Sono cresciuto con la figura centrale di persone come Saverio Mancini davanti agli occhi. Esempio di produttore della "Grande bellezza" vibonese negli anni della nostra infanzia. Le nostre condoglianze alla famiglia, Egli riposi in pace, e porti in alto il suo talento. Tanti pseudo imprenditori e politicanti di questa provincia avrebbero dovuto prendere esempio da queste persone. Oggi avremmo una Vibo Valentia migliore per tutti».