VIDEO | La donna difende il suo impegno per gli animali e il suo attivismo sul territorio per il contrasto al randagismo. Ma i condomini sono esasperati
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Giuseppina è esausta. Vive al terzo piano di uno stabile di una traversa di viale Affaccio, a Vibo Valentia. Il suo problema e, spiega, anche quello degli altri condomini, ha origine nell'appartamento al livello sottostante, dove un’inquilina convive con un numero imprecisato di cani. Dieci, quindici, diciotto. Dipende dai giorni, dal periodo.
I disagi, denuncia Giuseppina, sono seri. Costretta a stare chiusa in casa, a non poter dormire senza essere disturbata da latrati e abbai. Disagi condivisi. Numerose le denunce alle autorità, ma senza esito: «Sono intervenuti i carabinieri, i vigili. L’ultima volta un vigile l’ha invitata a pulire altrimenti avrebbe messo i sigilli alla casa. Ma niente» racconta.
Non ci resta altro da fare, allora, che recarci dall'inquilina “animalista”. Bussiamo alla porta, si sentono i cani abbaiare. Nessuno risponde. Dopo vari tentativi riusciamo a contattarla telefonicamente. Le chiediamo dei suoi cani che, lamentano i vicini, sono un problema serio: «Non disturbano - asserisce lei -. Non c’è stata nessuna denuncia per il loro abbaiare. Per il cattivo odore sì, ma tutte hanno avuto un esito negativo».
La donna difende il suo impegno per gli animali e il suo attivismo sul territorio per il contrasto al randagismo ed il benessere dei cani. Spiega che la sua casa è solo un luogo di transito per i cani che soccorre e che poi affida a chi può prendersene cura oppure porta nella sua casa di campagna. Poi ci avverte: «State attenti a quello che raccontate nel vostro servizio, perché vi denuncio».
E allora, qual è la verità? La verità è che quel tanfo forte, fortissimo - noi lo abbiamo sentito - viene denunciato da tempo, e vanamente, dai coinquilini. La verità è che finora le autorità - carabinieri, polizia municipale - sono intervenuti più volte. Ma gli auspici di Giuseppina e degli altri condomini sono stati sempre disattesi.