Reclusa in casa. È questa, di fatto, la condizione in cui sono costretti a vivere la signora Anna e suo marito, rispettivamente 74 e 81 anni. Una coppia di anziani che vive al quinto piano di una palazzina senza ascensore e non è in grado di usare le scale, proibitive soprattutto per la donna che ha gravi problemi di deambulazione. L'immobile si trova in contrada Vaccaro, periferia di Vibo Valentia. Un quartiere di edifici tutti uguali. Sono le case popolari di proprietà dell'Aterp. Gli assegnatari hanno dovuto lottare per entrare in possesso di questi alloggi, che però non avrebbero il certificato di agibilità. Un requisito fondamentale per potere collaudare l'ascensore, che c’è ma non è mai entrato in funzione.

«Sono sepolta in casa»

«Nel 2006, dopo varie peripezie, siamo entrati in possesso di questo immobile. Alcuni appartamenti erano occupati abusivamente - ricorda la donna -. Quando siamo entrati eravamo felici. Finalmente avevamo una nostra casa. Sapevamo che l'ascensore non funzionava, ma 18 anni fa le scale non erano un ostacolo». Da qualche tempo la donna esce solo per effettuare i controlli medici. «L'ultima visita risale al 20 gennaio - continua -. Sono sepolta in casa. Non posso nemmeno andare in chiesa, ma cerco di non pensarci», dice rassegnata. I suoi due figli vivono al Nord. «Sono preoccupati, quando scendono ci riempiono il congelatore. Perché anche salire due buste della spesa è faticoso. Mio marito, nonostante la sua età, ancora ce la fa, finché fiato e gambe reggono. I nostri figli vorrebbero che ci trasferissimo da loro, ma questa è la nostra casa. Vibo è la nostra città. Qui ci sono le mie radici... Perché devo andarmene da qui? - si domanda - Vorremmo solo che l’ascensore funzionasse per potere uscire di casa». Chiede aiuto Anna. Per sé e per suo marito. Chiede aiuto per tutti quegli inquilini che si trovano nelle stesse condizioni.

Esposto in Procura

Esasperati alcuni residenti del popoloso quartiere hanno deciso di presentare un esposto in Procura per individuare cause e responsabili delle condizioni di degrado e abbandono in cui versano le case popolari. Qui, dove il tempo sembra essersi fermato a decenni fa, persino i cassonetti della spazzatura resistono al passare del tempo, in barba al servizio di raccolta differenziata.