«Dinanzi agli ultimi vergognosi accadimenti al limite del tragicomico e che suonano come una pesante offesa all'intelligenza e alla dignità dei calabresi occorre una presa di posizione ferma per rivendicare diritti fondamentali denegati da troppo tempo». Parole del presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, che ieri esaltava in questo modo la manifestazione organizzata dai sindaci calabresi, che oggi saranno davanti a Palazzo Chigi per chiedere soluzioni efficaci per il caos sanità in Calabria.

 

Parole che a meno di 24 ore assumono il sapore amaro di una beffa a causa della credibilità politica compromessa dall’arresto, all’alba, dello stesso presidente dell’Assemblea.
«Il Consiglio regionale - ha annunciato ieri Tallini - sarà presente a Roma con una delegazione di consiglieri alla manifestazione di protesta del direttivo dell'Anci Calabria, accanto ai sindaci calabresi mobilitati in un'iniziativa che ci vede tutti coesi nella richiesta della fine del commissariamento della sanità in Calabria e per garantire ai nostri corregionali condizioni di pari dignità e trattamento nella tutela della salute».
Alla luce di quanto è successo nelle ultime ore è davvero difficile immaginare che qualcuno si faccia vedere e se la senta di fare da parafulmine nell’ennesima tempesta giudiziaria che si è abbattuta sulla Calabria.