Era il 13 gennaio del 1993 quando il colonnello Sergio De Caprio, capitano Ultimo, catturò il superlatitante Totò Riina. Oggi assessore regionale all'Ambiente ha deciso di ricordare quella ricorrenza. «È un giorno importante che dedichiamo a tutti quelli che hanno combattuto e che combattono la mafia e le mafie» ha dichiarato in mattinata. 

«Tutti quelli che con grande difficoltà senza farne un percorso di successo personale ma nel dono della propria vita al popolo, lavorano in umiltà affrontando tante difficoltà. Dedichiamo questo giorno alle loro famiglie, alle privazioni che con gioia e con orgoglio affontano e che ci hanno fatto diventare un Paese civile, semplice, umile basato sul mutuo soccorso e sulla legalità».

Nell'esercizio del suo incarico ha anche offerto alcune riflessioni sulle attività svolte alla Regione Calabria: «Insieme alla Calabria e insieme ai calabresi dobbiamo costruire un mercato ostativo alla criminalità organizzata. Dobbiamo rendere premiale la collaborazione e la denuncia. Lo faremo disciplinando le gare d'appalto incoraggiando le persone che denunciano le estorsioni, le ingiustizie, gli abusi e le violenze. E dobbiamo fare in modo che queste persone abbiano lavoro e anche i figli di queste persone. A questo punto avranno paura i criminali a chiedere qualcosa che non gli spetta a chi lavora, a chi suda i soldi, a chi vive nella realtà per il bene dei propri figli e delle proprie famiglie. Questa è la nostra gente, questa è la nostra Calabria».