Il tribunale del riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Domenico Marafioti di Galatro, rimettendolo in libertà. In particolare, l’indagato è ritenuto uno dei collettori dell’associazione per delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio, sostituzione di persona.

Secondo la ricostruzione della polizia e della procura di Palmi, avallata dal gip, si contesta agli indagati, a livello di gravità indiziaria, di aver reiteratamente offerto in vendita su note piattaforme di e-commerce, autovetture, trattori, scavatori, scooter ed altri beni in realtà inesistenti, attraverso una serie di ingegnosi stratagemmi finalizzati a coprire le proprie effettive identità e un modus operandi organizzato e complesso.

Il difensore di Marafioti, l’avvocato Gianluca Sollazzo, ha dimostrato come, in realtà, Marafioti non potesse essere collegato a quel presunto gruppo criminale, tanto che la sola contestazione a suo carico era quella associativa, non avendo partecipato attivamente alla commissione delle varie truffe oggetto della presente indagine.