VIDEO | Il commissario ad acta Guido Longo ha convocato i presidenti provinciali dell'Ordine dei medici. Affrontata anche la denuncia riguardante la somministrazione di dosi a categorie non ancora autorizzate
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«Non è solo un problema di personale ma anche strutturale». Così il presidente dell'ordine dei medici di Cosenza, Eugenio Corcione, al termine della riunione convocata questa mattina al terzo piano della Cittadella dal commissario ad acta, Guido Longo, durante il quale si è affrontato anche il tema caldo delle vaccinazioni. «Oltre all'inadeguatezza del personale, un altro problema da affrontare - ha chiarito ancora Corcione - è quello strutturale, e in particolare, la struttura utile a vaccinare tutta la popolazione. Abbiamo ad esempio sollecitato l'individuazione dei siti dove vaccinare, che siano siti adeguati».
La vaccinazione a chi non ha diritto
Sul tavolo del plenipotenziario della sanità in Calabria, Guido Longo, è finita questa mattina anche denuncia riguardante la somministrazione di dosi vaccinali a categorie non ancora autorizzate. La questione era stata sollevata dal presidente dell'ordine dei medici di Vibo Valentia, Antonino Maglia, che ha confermato al termine dell'incontro la circostanza, non smentira neppure dal neo commissario dell'azienda sanitaria provinciale, Maria Bernardi: «Noi abbiamo appreso informalmente che vi erano persone non aventi diritto alla vaccinazione - ha dichiarato Antonino Maglia - e quindi abbiamo creduto di dover chiedere conto all'azienda. Si tratta di un pugno nello stomaco per la classe medica perché tantissimi medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, operatori di continuità assistenziale ancora aspettano di essere vaccinati mentre personale che non ha rapporto diretto con i pazienti è già stato immunizzato». Una situazione che trova conferma anche nella denuncia fatta al nostro network da un medico di base di Serra San Bruno.
Censure
Il caso è stato stigmatizzato anche dal presidente dell'ordine dei medici di Cosenza, Eugenio Corcioni: «È un fenomeno che va assolutamente ridimensionato ma tutto dipenderà dalla rapidità con cui si organizzeranno le vaccinazioni perché è evidente che con più rapidità si opererà, più diminuiranno questi episodi di malcostume».
Il piano vaccinale
Durante l'incontro si è appreso anche della presenza di un piano vaccinale che consentirà di aumentare le percentuali di somministrazioni, in Calabria ancora esigue: «Il dipartimento Tutela della Salute e il commissario ad acta hanno pronto un piano vaccinale - ha chiarito Antonino Maglia - in cui i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli operatori di continuità assistenziale reciteranno una parte preponderante nella vaccinazione tutta la popolazione».