Tavolo tecnico-istituzionale a Cosenza per fare il punto sull'emergenza Covid. Basse le dosi inoculate a Corigliano-Rossano, leggera ripresa dei contagi e ancora disagi al'ospedale Nicola Giannettasio
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Tavolo tecnico-istituzionale a Cosenza al fine di fare il punto della situazione sull’emergenza Covid-19 e le problematiche connesse. Il summit è stato voluto e convocato dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina. Si è tenuto alla presenza del prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, del presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, del commissario straordinario Azienda ospedaliera di Cosenza, Isabella Mastrobuono e del presidente della conferenza dei sindaci di Cosenza, Flavio Stasi.
In agenda: l’efficacia delle misure di contenimento del contagio da Covid-19 e l'andamento della campagna vaccinale. Dopo un’attenta disamina sulle questioni emergenziali su base provinciale il presidente della Conferenza dei sindaci, nonché primo cittadino di Corigliano-Rossano Flavio Stasi sul fronte della vaccinazioni ha ribadito «l'esigenza di sbloccare le categorie e le fasce sulla piattaforma di prenotazione, altrimenti la Calabria resterà sempre l'ultima tra le ultime. Serve coraggio».
La seguente tesi ha trovato supporto in serata quando è pervenuto il dato cittadino delle dosi somministrate (348) decisamente al di sotto di ogni aspettativa. Sul fronte dei contagi, sempre ieri, la macchina dei tamponi, seppure con qualche nuova difficoltà che dovrebbe essere risolta nelle prossime ore, ha processato 40 nuovi casi che, da quanto emerge, rappresentano la sommatoria degli ultimi tre giorni di attività. Anche il dato mensile fa registrare una leggera flessione, sebbene la preoccupazione rimanga alta: 589 contagi e 18 decessi.
Ancora disagi in ospedale
Sul fronte ospedaliero, si avanti nell’attesa che giunga il personale medico e paramedico al Nicola Giannettasio che ospita un reparto Covid al quinto piano con 38 posti letto, 4 posti di Rianimazione convertiti in Covid, e 12 posti adagiati in Pronto soccorso e si è a lavoro per altri 8 posti di medicina d’urgenza.
A fronte di tutto ciò viene meno una adeguata copertura di personale, che dovrebbe pervenire mediante formule di reclutamento tra bandi e graduatorie. Rimane in piedi il problema dei percorsi dedicati e della sicurezza interna. Non è un caso se, ancora oggi il Nicola Giannettasio sia vissuto con timore perché ritenuto luogo di contagio.
Lo conferma un episodio avvenuto nella giornata di ieri quando i familiari di una paziente con vari traumi a causa di una caduta accidentale avvenuta a Francavilla hanno deciso, dopo che il 118 l’aveva trasferita a Rossano, di lasciare la postazione di Rossano per il pronto soccorso di Corigliano. Da sottolineare che l’emergenza del Nicola Giannettasio oramai da qualche settimana riceve solo pazienti Covid.