I presidenti degli ordini sollecitano la vaccinazione anti-Covid: «Rientriamo nel comparto giustizia come magistrati e cancellieri»
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«Il silenzio delle Istituzioni regionali sul tema vaccinazioni è allarmante, nonostante le plurime sollecitazioni pervenute per avere chiarimenti e/o estensione del piano vaccinazione a tutte le categorie rientranti nel comparto Giustizia». È quanto scrivono in una nota - i presidenti dei sette ordini degli avvocati della del Distretto di Catanzaro (Catanzaro, Castrovillari, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Paola, Vibo Valentia).
«Gli ordini - prosegue la nota - hanno sollecitato il presidente della Regione Calabria ed il Commissario ad acta Guido Longo, affinché si procedesse alla estensione della vaccinazione anche per gli avvocati che rientrano certamente nel comparto Giustizia, nell'ambito del quale magistrati e cancellieri sono stati ricompresi senza alcun sollecito, essendo in corso per queste due categorie il piano vaccinazioni. Oltre a ciò è stato evidenziato al Commissario Longo, con apposita comunicazione, che con la propria nota del 2 marzo, lo stesso dava atto della estensione del piano vaccinazione al comparto Giustizia, limitatamente, però, al personale degli Uffici giudiziari e non anche all'Avvocatura. In tale quadro gli Ordini forensi chiedevano sia al Presidente Spirlì, sia al Commissario Longo, un incontro urgente, ovvero l'estensione del piano vaccinazioni ad una categoria altamente esposta, in quanto per la stessa non solo non possono trovare applicazione lo smart working o modalità operative tali da garantire le distanze di sicurezza, ma addirittura in più circostanze si è stati costretti a rilevare nei vari Uffici giudiziari dei veri e propri assembramenti determinati da varie criticità logistiche ed organizzative».
«Oltre a ciò – si fa presente - va ricordato che gli avvocati svolgono attività rientranti tra quelle essenziali in quanto connesse al sistema Giustizia, poiché partecipano alle udienze al pari dei magistrati e dei cancellieri. Ed anzi l'Avvocatura è costretta anche a circolare e frequentare tutti quegli Uffici anche non giudiziari, comunque necessari e l'esercizio delle attività difensive implica anche quello di incontrare i propri assistiti, anche quelli detenuti. Da ciò ne deriva un chiaro ed evidente interesse pubblico e non già di categoria, che rende ancora più incomprensibile l'esclusione dell'Avvocatura dal piano vaccinazioni».
«In ragione di ciò - conclude la nota - tutti i consigli del Distretto di Catanzaro valuteranno se attivarsi nelle sedi giudiziarie più opportune, affinché venga riconosciuto pari dignità e diritto alla vaccinazione con priorità. Gli Ordini del Distretto precisano che deve comunque riconoscersi massima priorità alle categorie fragili, con patologie e disabilità gravi, sottolineandosi che tutti i soggetti con disabilità dovrebbero essere incluse nelle categorie prioritarie».