Si dovrebbe essere già al terzo giorno di vaccinazioni per la popolazione calabrese al di sopra degli ottant'anni. Almeno questa era la scansione temporale stabilita lo scorso venerdì dall'ormai ex delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, che in una nota indirizzata a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere regionali fissava al 22 febbraio l'avvio della somministrazione delle dosi per gli over 80. 

A macchia di leopardo

Ma mentre in altre province la campagna vaccinale ha già preso l'avvio secondo calendario, a Catanzaro la macchina organizzativa è ancora ferma ai box. In questa fase la somministrazione del siero dovrà essere condotta d'intesa con i medici di medicina generale. A fare da quadro organizzativo l'accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra la struttura commissariale e le sigle sindacali, recepito poi nel decreto di aggiornamento del piano vaccinale. I medici potranno vaccinare all'interno dei propri studi medici ricevendo dalle aziende sanitarie provinciali le dosi. 

Slitta lo start

Tuttavia, almeno finora, i vaccini non sono stati messi a disposizione mentre i medici continuano ad essere contattati dai propri assistiti. Più d'uno ha, infatti, confermato che non vi ancora disponibilità del siero. Novità in tal senso potrebbero giungere giovedì quando è stata appositamente convocata una riunione che dovrebbe servire a intelaiare una bozza di organizzazione e per il fine settimana - almeno si spera - anche in provincia di Catanzaro gli ottuagenuari potranno iniziare a ricevere i vaccini.

Reale adesione

Ma vi è ancora un altro aspetto da non sottovalutare: la reale adesione dei medici e la disponibilità a somministrare le dosi all'interno dei propri studi. Il decreto commissariale non a caso precisa: «Il medico di medicina generale deve avere la disponibilità di dispositivi di protezione individuale, farmaci e attrezzature di emergenza, forniti dall'azienda sanitaria provinciale». E ancora: «Laddove i profili organizzativi e logistici non consentissero la vaccinazione presso i propri studi, andrà valutato l’intervento professionale dei medici presso i locali delle Uccp o delle Asp».

Altri centri vaccinali

Le unità complesse di cure primarie sono aggregazioni di medici con l'obiettivo di fornire più prestazioni assistenziali sul territorio. Non tutti gli studi medici, tuttavia, sono confluiti in simili aggregazioni funzionali e ci sarà quindi da capire quali altri centri saranno resi disponibili per la somministrazione dei vaccini.