VIDEO | Il dirigente Usca Giovanni Calaogero fa chiarezza dopo i sospetti favoritismi nelle somministrazioni del siero denunciati dall'opposizione cittadina e smentiti dal sindaco
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«Quando il numero delle dosi disponibili eccede quello delle persone prenotate - per non sprecare il vaccino che non si può più conservare - l'Asp di Reggio Calabria somministra il siero a chi si trova nella struttura e ne fa richiesta». È chiara, e per certi versi contraddittoria, la spiegazione che Giovanni Calogero - responsabile dell'Usca di Taurianova - dà a proposito di quanto potrebbe essere accaduto nel Punto vaccinale di Cittanova, al centro di un altro caso di sospetti favoritismi nel servizio.
Il dirigente non entra nel merito della polemica politica scoppiata nel centro aspromontano, dopo che mercoledì scorso sarebbero state vaccinate anche persone fuori elenco - classificate come soggetti fragili per via di patologie certificate - ma, descrivendo il protocollo adottato dall'azienda, finisce col confermare i sospetti che sono al centro di una interrogazione dell'opposizione di centro destra.
«In passato - spiega Calogero - ci è capitato di somministrare le dosi in eccedenza ai volontari che collaborano con noi. Si tratta di persone esposte, e in caso la proposta di vaccinazione deve sempre superare il vaglio delle condizioni cliniche che il medico di base ci segnala». Spiegata così la cosa, confermando cioè che non ci sono elenchi di riserva da cui ufficialmente attingere, potrebbe diventare una prassi definitiva quella della "chiamata" di persone segnalate dagli amministratori comunali visto che l'obiettivo del Piano è quello di puntare ad una collaborazione capillare con gli enti locali.
«Nessun favoritismo mi risulta - risponde il sindaco Francesco Cosentino - quanto successo nel centro vaccinale è nel rispetto delle regole». Eppure, anche all'interno della maggioranza di centrosinistra il Pd non è sembrato accontentarsi delle spiegazioni del sindaco, visto che il circolo cittadino ha chiesto a Cosentino, attraverso una lettera riservata, «di smentire le voci» che si rincorrono sul caso. «Non sta a me farlo - rimarca il primo cittadino - è l'Asp che decide le priorità e pianifica le vaccinazioni».
Proprio sui sospetti, il consigliere di opposizione Giuseppe D'Angeli rivela che «ci sarebbero state due consigliere di maggioranza che hanno segnalato persone che non erano prenotate quel giorno». Nomi non ne fa, ma nello stesso tempo sostiene che non si tratterebbe di parenti delle due consigliere - forse di altri amministratori - che sarebbero stati vaccinati, nel giorno dedicato agli over 80, dichiarando di avere patologie tra quelle indicate come sintomo di fragilità. «Nell'interrogazione - conclude D'Angeli - chiederemo al sindaco di fare i nomi, nel rispetto della privacy, ovvero di spiegare che patologie avessero tutti i vaccinati extra». Ma il sindaco ha già fatto intendere che sarebbe l'Asp a dover fugare ogni sospetto.