Una tangente da ventimila euro per sbloccare la pratica del taglio boschivo - VIDEO

Ai domiciliari Antonella Caruso, funzionario di Calabria Verde, ed un agronomo di San Giovanni in Fiore
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di Salvatore Bruno
27 aprile 2018
15:15

Avevano scelto un luogo isolato tra i boschi della Sila nel comune di Longobucco per lo scambio del denaro, per il pagamento di quella tangente da ventimila euro necessaria a sbloccare le operazioni di taglio boschivo regolarmente appaltate ad un imprenditore di San Giovanni in Fiore, Antonio Spadafora, peraltro finito in carcere a gennaio nell’ambito della operazione Stige, ed inspiegabilmente rimaste impantanate per alcuni anni.

 


Funzionaria già rinviata a giudizio per un'altra vicenda legata ai tagli boschivi

L’operazione sblocca tagli ha portato all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, la prima nei confronti di Antonella Caruso, 53 anni, funzionario di Calabria Verde residente a Luzzi, già rinviata a giudizio nell’ambito di un’altra indagine relativa a tagli boschivi irregolari effettuati nel comune di Bocchigliero, e Salvatore Procopio, agronomo, di 60 anni, di San Giovanni in Fiore, che nell’ambito della vicenda avrebbe svolto il ruolo di mediatore. La tangente era stata consegnata il due ottobre del 2017. Il momento dello scambio filmato dai militari in appostamento. Antonella Caruso, dopo aver ricevuto i soldi, è stata subito dopo sottoposta a controllo dai carabinieri, che l’hanno colta con le mani nel sacco. L’arresto di quest’oggi si è reso necessario poiché Antonella Caruso, nonostante le indagini in corso, continuava a svolgere regolarmente le proprie mansioni all’interno dell’ente in house della Regione Calabria.

Sequestrati computer e supporti informatici

Si è proceduto anche alla perquisizione degli uffici di Catanzaro di Calabria Verde, dove i militari hanno sequestrato anche computer e supporti informatici. I particolari dell’inchiesta sono stati illustrati dal procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche Adolfo Mirabelli, responsabile del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, e Angelo Roseti, comandante del reparto carabinieri Parco nazionale della Sila.

 

Salvatore Bruno

 

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Giornalista
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