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"A gennaio di un anno fa una mano crudele ha distrutto con il fuoco il sorriso e l'infanzia del piccolo Cocò, di appena tre anni, scavando nell'animo della città una profonda ferita, difficilmente rimarginabile e sconvolgendo le coscienze di quanti nel Paese sono sensibili ai valori della vita e della dignità umana. La città di Cassano non ha dimenticato e ancora aspetta giustizia e verità". E' quanto scrive l'amministrazione comunale di Cassano in un manifesto murale per ricordare il 19 gennaio dell'anno scorso quando, in contrada "Fiego", in una Fiat Punto completamente bruciata vennero rinvenuti i corpi del cinquantaduenne Giuseppe Iannicelli, già conosciuto dalle forze dell'ordine, della compagna marocchina di 27 anni e del bambino, Nicolas Junior Campolongo, di soli tre anni, nipote di Giuseppe Iannicelli, tutti e tre scomparsi da Cassano la sera del 16 gennaio. "La Città di Cassano - si legge nel manifesto fatto affiggere dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianni Papasso - col trascorrere di un anno, confortata dalla venuta di Papa Francesco del 21 giugno, ha saputo rielaborare il cupo dolore, trasformandolo in sentimento di forza e speranza. Cassano ha avuto la forza di rialzarsi e riprendere un cammino nuovo e ha la speranza di poter tutti insieme concorrere a costruire una realtà sociale più giusta, equa, solidale e libera. Una società dove non ci sarà mai posto per la violenza e la sopraffazione.