Dalle indagini per la cattura dell’allora boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, alla guida della procura di Bologna. Per Paolo Guido, magistrato cosentino da tempo in servizio presso la procura di Palermo con il ruolo di procuratore aggiunto della Dda, potrebbe essere arrivato il momento del grande salto. Tuttavia, per capire se sarà lui o Rosa Raffa, attuale procuratore aggiunto di Messina, a guidare l’ufficio direttivo emiliano, bisognerà attendere ancora un po’.

Nell’ultima seduta, la quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, presieduta dal consigliere laico Ernesto Carbone, avvocato calabrese, si è spaccata a metà: tre voti sono andati a Paolo Guido (sostenuto da Ernesto Carbone, Paolini ed Eccher), mentre altre tre preferenze sono state conquistate da Raffa (sostenuta da Forziati, Miele e Maurizio Carbone). La decisione ora passa al Plenum del Csm, che dovrà indicare il successore di Giuseppe Amato, recentemente nominato a capo della procura generale di Roma.

Le altre nomine

Restando in Calabria, la quinta commissione ha proposto il giudice Alfredo Cosenza come nuovo presidente della sezione penale dibattimentale di Catanzaro, ruolo precedentemente ricoperto da Bravin. Massimo Forciniti, invece, dovrebbe subentrare ad Antonio Battaglia alla guida della sezione gip/gup del tribunale di Catanzaro. Unanimità, infine, per Giusy Ferrucci, designata nuovo presidente della sezione gip/gup del tribunale di Cosenza, e per Francesco Petrone, nominato a capo di una sezione penale del tribunale di Reggio Calabria.