Un anno fa l’alluvione mortale che uccise Stefania e i suoi bambini Cristian e Nicolò

VIDEO | Oggi proprio su quella strada maledetta si terrà una messa in loro memoria. Intanto la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio plurimo colposo e papà Angelo continua a sperare che un giorno qualcuno paghi per quei tre angeli strappati troppo presto alla vita

di Tiziana Bagnato
4 ottobre 2019
12:14
Stefania e i suoi piccoli
Stefania e i suoi piccoli

Un anno, dodici lunghi mesi, che a poco sono serviti a lenire il dolore, ad alleviare l’amarezza e lo sconcerto per una tragedia che ha colpito al cuore la Calabria e l’Italia intera. Era la tarda serata del 4 ottobre 2018 quando la strada che congiunge San Pietro Lametino e San Pietro a Maida inghiottì per sempre una giovane mamma, Stefania Signore, e i suoi piccoli, Cristian, sette anni e Nicolò, due.

Stavano rientrando a casa, la mamma dopo il lavoro era andata a prenderli dai nonni, la pioggia era battente. Gli annunciati temporali erano arrivati dopo una giornata di sole cocente e in poche ore avevano creato allagamenti e nubifragi. Quella strada, la strada maledetta, si era trasformata in un vero e proprio fiume buio. Stefania perde l’orientamento, chiede aiuto al marito Angelo in una telefonata accorata. Ma quando lui arriva c’è solo una macchina vuota, della sua famiglia nessuna traccia.


Il giorno dopo verranno trovati i corpi di Stefania e Cristian ma non quello del piccolo Nicolò. Inizieranno ricerche frenetiche che vedranno centinaia di volontari da tutta la Calabria dare man forte ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa. Scenderà in Calabria anche a presidente del Senato Casellati. Ma man mano che passeranno i giorni la speranza di ritrovare il piccolo ancora vivo andranno scemando.

Dopo sette giorni si deciderà di celebrare i funerali e sarà allora, una manciata di ore prima delle esequie, che un volontario vedrà un pezzo di stoffa azzurro e scavando troverà il piccolo. Il giorno dopo i funerali che vedranno la presenza di migliaia di persone, strette attorno ad un giovane padre fino all’ultimo temerario e coraggioso, nonostante fosse stretto in una morsa di dolore. Una tragedia immane per la quale si indaga. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio plurimo colposo e papà Angelo continua a sperare che un giorno qualcuno paghi per quei tre angeli strappati troppo presto alla vita.

Oggi alle 15.30 proprio su quella strada maledetta si terrà una messa in loro memoria. Una cerimonia fortemente voluta dalla famiglia e dalla Parrocchia Immacolata della Medaglia Miracolosa di Gizzeria Lido e Mortilla e quella di Sant’Andrea Apostolo di Curinga. La messa sarà celebrata da don Antonio Stranges.

Giornalista
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