A distanza di circa due anni dal tragico incidente stradale in cui ha perso la vita Alessandro De Michele, 33enne, di Sellia Marina, il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Paolo Petrolo ha chiuso le indagini ampliando la sfera dei presunti responsabili. All’inizio sotto inchiesta compartiva  solo il nome di Francesco Serratore il conducente del Tir che ha impattato la vittima , mentre era a bordo della sua auto il 5 novembre del 2013 sulla tangenziale est di Catanzaro, all’altezza di una benzina in direzione Lido. Ma troppe le morti bianche sul quel tratto di strada per non destare sospetti. E ulteriori accertamenti hanno spinto il pubblico ministero titolare del fascicolo a iscrivere nel registro degli indagati anch  Lucio Antonio, legale responsabile della Calcestruzzi bitumi srl e i dirigenti della Provincia di Catanzaro Francesco Mario Anguluso, Francesco Mervoso e Domenico Marino, indagati per omicidio colposo in concorso e per le lesioni personali provocate ad altre tre persone rimaste coinvolte nell’incidente. I dipendenti provinciali, secondo l’accusa, sarebbero responsabili di non aver effettuato i lavori su un manto stradale pericoloso che per due anni aveva provocato tanti incidenti stradali e tante morti, e i lavori su quel tratto di strada (effettuati solo in un  momento successivo) rientrano proprio nelle competenze dell’Ente intermedio. Alessandro De Michele, consulente informatico, viaggiava su una Fiat Punto, quando  ha impattato contro un tir, complice l’asfalto scivoloso a causa della pioggia, rimanendo schiacciato tra le lamiere. Per lui non c’è stato nulla da fare, il 33enne ha perso la vita sul colpo. Nell’incidente sono rimaste coinvolte altre due macchine. Immediati all’epoca dei fatti i soccorsi per i feriti che sono stati trasportati con urgenza all’ospedale Pugliese- Ciaccio di Catanzaro.  Gli indagati adesso avranno 20 giorni di tempo per depositare memorie difensive, chiedere di essere interrogati e compiere ogni attività utile per l'esercizio del diritto di difesa, prima che il magistrato titolare delle indagini, proceda con la richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione.

Gabriella Passariello