L'omicidio nel novembre 2020 a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone. Il 34enne Giuseppe Mario Forciniti dovrà presentarsi tra un mese davanti alla Corte d'assise di Udine
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Giuseppe Mario Forciniti, l'infermiere calabrese di 34 anni che, nel novembre dello scorso anno, a Roveredo in Piano (Pordenone), ha ucciso con venti coltellate la compagna, Aurelia Laurenti, di 32 anni, è stato rinviato a giudizio. L'uomo, dopo l'omicidio, si è recato in Questura per costituirsi con le mani ancora sporche di sangue.
Il processo sarà celebrato il 15 novembre, in Corte d'assise a Udine, per le accuse di omicidio volontario aggravato perché commesso contro una persona stabilmente convivente. La famiglia della vittima, per il tramite dell'avvocato Antonio Malatta, si è costituita parte civile. Ai genitori della donna, poche settimane dopo il femminicidio, erano anche stati affidati i due bambini rimasti orfani in tenera età della mamma e con il padre in carcere.
La difesa dell'uomo, reo confesso, sostenuta dall'avvocato Ernesto De Toni, ha richiesto il giudizio abbreviato e la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con gli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, in Calabria, a casa dei genitori di Forciniti. Entrambe le istanze sono state rigettate.