Cade la misura interdittiva nei confronti di Gianpiero Garofalo, 50 anni, rossanese, noto in città per la carica di direttore della compagnia teatrale Codex 8e9 di Corigliano Rossano, coinvolto nell’inchiesta delle false ricette.

Il Gip del tribunale di Castrovillari Simone Falerno, a seguito dell’interrogatorio di garanzia, autorizza Garofalo allo svolgimento della propria attività lavorativa «totalmente estranea alla vicenda giudiziaria». L’uomo, difeso dall’avvocato Caterina Celestino, era stato ritenuto dall’accusa tra gli organizzatori e partecipe, nella qualità di gestore di una delle farmacie coinvolte, all’organizzazione sorta allo scopo di frodare le casse dello Stato.