Una proposta commerciale arrivata e finanziata nello stesso giorno, nessuna procedura passata da MEPA o altra procedura negoziale e ben 70mila euro che finiscono dalle casse attualmente commissariate del Comune di Tropea, uno dei borghi turistici più importanti della Regione, a quelle di Expedia Group Media Solutions, uno dei big del turismo online, e l’azienda specializzata Sojern/Blink. Una procedura che lascia più di qualche perplessità, da più punti di vista: dal punto di vista della procedura, da quello dei tempi della procedura amministrativa e da quelli, ancora più nebulosi, dei servizi erogati. Sebbene, è opportuno sottolinearlo, l'affidamento diretto senza gara è ammesso per importi fino a 150mila (per lavori) e 140mila euro (per servizi e forniture).

Tropea, una determina da 70mila euro per sostenere il turismo locale

Andiamo innanzitutto a capire di cosa parliamo: qualche giorno fa, sull’albo pretorio del Comune di Tropea, è apparsa una delibera della Commissione straordinaria che regge il Comune di Tropea dopo il commissariamento per infiltrazioni mafiose. Il titolo della delibera è “Adesione al progetto di marketing “Campagna di destinazione Tropea 2024-USA”, proposto da Expedia Media Group”. L’azienda statunitense è uno dei più grandi OTA (Online Travel Agency) del mondo, che si divide parte del mercato dell’acquisto di soggiorni online facendo da intermediario con le strutture alberghiere e i fornitori di servizi turistici.

Questo affidamento, però, non deriva da una gara ad evidenza pubblica: non vi è infatti un bando aperto per l’affidamento dei servizi di marketing territoriale del territorio, né tantomeno è stata attivata una procedura negoziale sulla piattaforma MEPA, il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione. Nessuna concorrenza, nessuna forma di competizione che potesse mettere a paragone offerte diverse e magari migliorativa per il comune di Tropea, nemmeno interpellati altri colossi (basti pensare a Trivago o Booking solo per citarne alcuni tra i più noti) che hanno progetti speciali di questo tipo per i comuni. Un affidamento diretto per la somma di 70mila euro, divisi in 25mila euro per la Sojern/Blink e la sua piattaforma per intercettare la domanda turistica e 45mila euro a Expedia per attività pubblicitarie.

La delibera cotta e mangiata: la proposta di Expedia presentata e approvata nello stesso giorno

Come dicevamo nella prima parte, tra i punti da chiarire ci sono proprio i tempi: secondo il narrato della delibera, “con nota acquisita al protocollo dell’Ente con nr. 3722 del 05/02/2025 l’associazione ASALT (Associazione Albergatori Tropea […] ha presentato una Proposta per la realizzazione di una campagna digitale di comunicazione volta alla promozione della cittadina in vista della prossima stagione estiva; tale progetto viene realizzato, con riferimento ai mercati di Stati Uniti – Regno Unito – Canada dalla società Expedia Group Media Solutions”.

Ragione vorrebbe che una volta presentato un documento da parte di un’associazione, in questo caso addirittura una proposta in un settore strategico per la città di Tropea come quello turistico e con un esborso così importante, gli uffici e in questo caso la triade commissariale si prendano del tempo per valutare approfonditamente la questione e capire se la spesa è congrua o no.

In questo caso, la proposta deve essere stata davvero convincente, tant’è che viene approvata nello stesso giorno: alle 12.50 infatti, secondo la verbalizzazione presente nella delibera, la triade commissariale si riunisce, registra l’esito positivo e il parere favorevole della responsabile di area, la dottoressa Rombolà, e approva il piano. Tutto nel giro di pochissime ore, tempo di una mattinata e il complesso piano di marketing strategico che deve portare turisti a Tropea da Regno Unito, Canada e Usa viene letto, analizzato, sviscerato, condiviso e portato subito in approvazione.

Immaginate che paradiso in terra potrebbe diventare la Calabria se tutte le pratiche burocratiche riuscissero ad avere la stessa rapidità di approvazione ed esecuzione.

Ma cosa prevede il piano per Tropea? Mancano dettagli e le descrizioni sono indicative

Dunque, una procedura di affidamento diretto importante, per una cifra di 70mila euro, e un iter amministrativo che definire semplificato è davvero dire poco: poche ore dalla presentazione all’approvazione.

Il piano, allora, sarà davvero a prova di bomba: e invece, per quanto è inserito all’interno della delibera, è tutto molto vago e confuso. Innanzitutto, si parla di un progetto di utilizzo di una piattaforma per intercettare la domanda latente di turisti e per verificare, per un utilizzo della durata di tre mesi dall’avvio: per poter lavorare al meglio, Sojern/Blink utilizza il Destination Report Impact e chiede 25mila euro per “misurare l'aumento delle ricerche e delle intenzioni di viaggio verso Tropea attraverso la rete dei propri data partner”.

Per quanto riguarda Expedia, invece, si tratta di un piano da 45mila euro per due milioni di impression in sei mesi: le cifre, le date e i prodotti, però, sono nebulosi. Anche perché quelle cifre (i due milioni di impression) per dei banner non sono affatto un numero enorme: sono raggiungibili davvero con uno schiocco da un portale che sui mercati individuati fa numeri davvero enormi.

La proposta dell’intervento promette “Banner Display inserite all’interno dei nostri siti (Native, Rich Media, IAB) che reindirizza a una landing page interattiva su misura su Tropes con scopo Awareness-Inspiration-Conversion”: già questo ad un addetto ai lavori farebbe storcere il naso. Non c’è il dettaglio dei formati (banner e skin hanno non solo costi ma visibilità diverse), non si capisce come verranno registrati questi due milioni di impression (un impatto, per fare un esempio, è quello che viene dato da una skin o da un interstitial, meno da un banner interno) ma soprattutto c’è enorme confusione sulla landing page. Ogni prodotto viene realizzato per creare Awareness (conoscenza del brand, in questo caso Tropea), Inspiration (inspirazione) e Conversion: questi sono però tre obiettivi di conversione diversi tra loro, con output diversi e impossibile da valutare se messi insieme. E poi le cifre: in un mercato competitivo come quello del web attuale, è difficile pianificare un intervento sul web così complesso e così impattante economicamente con così poche informazioni e con una mancanza di chiarezza di questo tipo. Anche perché i costi sono diversi: formati pubblicitari diversi (skin, masthead, banner interni) hanno costi diversi, sarebbero impossibile da mettere tutti nello stesso calderone.

Però, nonostante le perplessità, il piano in pochissime ore è stato presentato, portato in deliberazione, approvato e passato al resto dei settori per la gestione della pratica. Per ora, quindi, Tropea avrà il suo piano con Expedia: adesso la stagione estiva si può programmare.