VIDEO | Attimi di paura nel borgo turistico più importante della Calabria: dopo il primo crollo di aprile a Tropea nuovi massi sono caduti sulla spiaggia nella giornata di oggi
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Ancora un crollo su una delle più iconiche spiagge calabresi: a Tropea, nella rupe che sorregge il Santuario della Madonna dell'Isola, si è registrato nelle scorse ore un nuovo crollo. Il cedimento segue quello dello scorso aprile, quando un importante costone di roccia franò sulla spiaggia alle sette di mattina senza fortunatamente nessuna conseguenza.
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Una tragedia sfiorata, anche stavolta, alla luce del fatto che in questi giorni i tanti turisti che nonostante il tempo certamente non primaverile stanno comunque affollando il centro tirrenico non stessero rispettando i divieti di accesso all'area. L'area, delimitata da semplici paletti in legno legati con dello spago e da tre transenne con l'ordinanza di interdizione, è comunque meta di bagnanti e turisti che sostano vicino all'area del crollo senza rispettare le prescrizioni comunali.
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Nel frattempo, il consigliere comunale Antonio Piserà ha sollecitato l'attivazione urgente della Convenzione con DiBest dell'Università degli studi della Calabria "Unical". L’obiettivo, è scritto in una nota stampa, è quello di ottenere consulenza scientifica, valutazione e supporto tecnico riguardo al monitoraggio delle condizioni di rischio e alle migliori scelte progettuali per gli interventi di messa in sicurezza delle aree costiere, dell'Isola e della rupe.
Sul posto anche un'unità cinofila per la ricerca di eventuali dispersi. Probabilità molto remota, ma in considerazione dell'entità della frana e del continuo passaggio di pedoni nonostante i divieti di accesso, si è deciso di impiegare i cani per fugare ogni dubbio sulla possibilità di vittime. Il sindaco Giovanni Macrì ha anticipato che già nella giornata di domani partiranno i primi interventi di somma urgenza sulle parti gravemente compromesse per evitare pericoli imminenti. L’area interessata dai crolli, ha poi sottolineato, era già stata segnalata a rischio.