La devozione dei crotonesi nei confronti della Madonna di Capo Colonna è più grande dei cambiamenti climatici. La processione di circa 13 chilometri, dalla Cattedrale fino al santuario sul promontorio lacinio, è iniziata alle 5 del mattino anziché a mezzanotte come tradizione comandava “regalando una suggestione unica”.

Il sindaco ci aveva spiegato, al termine della riunione tenutasi in Curia con il Coc allargato a tutti i vertici delle forze dell’ordine, perché si era deciso di tornare indietro rispetto all’annullamento decretato il giorno precedente: «Il buio era un pericolo in più, anche se l’allerta gialla ci consente di ben sperare e dunque di poter pensare ad un pellegrinaggio in sicurezza che con l’allerta arancione sarebbe stato impossibile».

Ed è andato tutto bene nonostante la pioggia non abbia quasi mai abbandonato il nutritissimo corteo di fedeli anche se non proprio folto come ogni anno. La spedita andatura, con annessa sosta al cimitero per benedire i defunti, ha impressionato soprattutto tra le curve in salita e la gente si è unita, strada facendo, anche a sottolineare che si “navigasse” a vista.

Toccante il tradizionale arrivo “alla pietra” al termine delle curve dove vi si lascia un sasso di devozione e pensiero ai propri cari. L’approdo alle 9,00 circa alla piccola chiesetta sul promontorio, casa della Vergine Nera, con un davvero inedito record di sole 4 ore di cammino, quest’anno è stato vissuto come un vero e proprio sollievo, così come la santa messa officiata dall’Arcivescovo Raffaele Panzetta.
Questa sera è previsto che il ritorno del Quadricello possa svolgersi “normalmente”, forse anche via mare come avviene ogni anno, e comunque anche con i tradizionali fuochi pirotecnici e, soprattutto, con il consueto mare di gente in preghiera.