Hanno inizio nell’ottobre del 2017 con il deferimento in stato di libertà di un giovane trovato in possesso di oltre 50 grammi di marijuana, le indagini avviate dai carabinieri della stazione di Gimigliano che hanno portato a chiudere il cerchio su un traffico di stupefacenti tra Catanzaro e il centro presilano.

 

Gli approfondimenti esperiti dagli investigatori, soprattutto attraverso intensi e prolungati servizi di osservazione, hanno permesso di documentare numerosissimi episodi di compravendita di sostanze illecite, precisamente marijuana e hashish, avvenuti prevalentemente nell’abitazione di un presunto spacciatore, originario di Catanzaro. Nel corso delle indagini, condotte anche con l’ausilio di attività tecniche, i carabinieri hanno avuto modo di appurare gli escamotage utilizzati dagli acquirenti, per lo più giovani ventenni, e dallo spacciatore per organizzare gli incontri pianificati, talvolta, per “salutarsi e farsi gli auguri”, in occasione del periodo natalizio, ancora, simulando di dover “acquistare dei polli”.

!banner!

L’indagine, denominata convenzionalmente “Dose Fast” ed avviata con una iniziale acquisizione informativa seguita da un immediata denuncia a piede libero da parte dei militari dell’arma, ha portato alla costruzione di un’articolata metodologia criminale consentendo di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza a carico di Andrea Caracciolo, 35enne catanzarese, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di considerevoli quantità di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana.

 

Durante gli accertamenti realizzati nei mesi trascorsi, il 35enne era già stato tratto in arresto insieme ad un altro soggetto, poiché trovati in possesso di circa tre grammi tra marijuana e hashish e di duemila euro in contanti. Nonostante l’episodio specifico, l’indagato ha proseguito costantemente con l’attività di spaccio. I nuovi elementi hanno costituito il fondamento probatorio grazie al quale il Tribunale di Catanzaro – ufficio GIP/GUP, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso il provvedimento cautelare, eseguito ieri con l’arresto di Andrea Caracciolo sottoposto agli arresti domiciliari.

 

l.c.