Secondo la procura di Paola, il segretario del Comune di Tortora avrebbe chiesto favori sessuali a una dipendente comunale in cambio di un aiuto per il concorso che prevedeva l'assegnazione di un lavoro a tempo indeterminato. Entrambi, ora, risultano indagati per turbativa d'asta e concussione. Ma se la donna sarebbe stata costretta, "indotta" scrivono gli inquirenti, a elargire prestazioni sessuali, perché la procura l'ha indagata al pari del segretario? La risposta risiede nel fatto che alla luce delle prove audio e video raccolte, non è stato possibile chiarire la posizione della donna, in altre parole, non è ancora chiaro se la donna sia vittima del segretario comunale o abbia agito nel pieno delle sue facoltà per mero tornaconto personale.

Gli incontri in ufficio

Maggiori dettagli emergono dai dettagli delle indagini, che si sono protratte per mesi. La polizia giudiziaria all'ascolto, grazie alle cimici installate nelle aule del municipio di Tortora, appunta che l'uomo si intrattiene frequentemente all'interno del suo ufficio con la propria dipendente, la quale di fonte alle avances del suo capo in diverse occasioni cerca di sottrarsi, gli approcci fisici le appaiono malgraditi e cerca di scostarsi. In altrettanti episodi però manifesta un atteggiamento remissivo e, in ogni caso, accondiscendente, accettando le avances di carattere sessuale in cambio dell'aiuto promesso dall'uomo in ordine al superamento delle prove concorsuali in corso.

Le contestazioni della Procura

Stando alle accuse ancora in corso di accertamento, i due avrebbero di comune accordo alterato un concorso del febbraio 2020. Il segretario comunale si è autonominato presidente della commissione esaminatrice e ha assunto la carica di Responsabile Unico del Procedimento per facilitare la vittoria della donna. Ha quindi omesso di astenersi dalla procedura relativa al predetto concorso cui partecipava la candidata con cui intratteneva un assiduo rapporto di frequentazione con compimento anche di atti di natura sessuale. L'uomo, inoltre, avrebbe chiesto al sindaco dell'epoca, Pasquale Lamboglia, di rinviare il concorso di 60 giorni al fine di consentire alla prediletta di studiare di agevolarla. Non è chiarito quale sia poi la decisione in merito del primo cittadino. Il segretario avrebbe inoltre nominato direttamente i commissari del concorso secondo la propria discrezionalità e sulla base dei suoi rapporti di personale conoscenza o in riferimento a quelli della donna.

La correzione del compito

L'uomo, non pago, avrebbe anche corretto personalmente il compito della candidata, la quale successivamente, ha superato le prove pre-selettive posizionandosi al primo posto a seguito dell'espletamento dei quiz di preselezione.