Ritornano in liberta i cinque uomini che lo scorso 14 agosto erano stati arrestati dagli agenti della Polizia della Questura di Cosenza, su disposizione della Procura della Repubblica di Castrovillari, con l’accusa di aver violentato e seviziato una donna per dieci anni.

Il Tribunale del riesame ha assunto il provvedimento di annullamento delle ordinanze cautelari dei cinque indiziati che erano finiti in manette a seguito delle accuse della vittima, una donna di origine albanese, formulate in una denuncia dai contenuti inquietanti supportati dalle dichiarazioni del convivente. La debolezza indiziaria ha, tuttavia, determinato il provvedimento di scarcerazione emesso dal Tribunale della Libertà. La donna sarebbe stata costretta a prostituirsi e a subire rapporti sessuali di gruppo e pratiche sessuali violente consistenti in vere e proprie sevizie nonché a consegnare agli indagati somme di denaro sotto la minaccia di divulgare filmati che la ritraevano in atteggiamenti sessuali.

 

La donna, a causa delle continue violenze subite, si sarebbe recata anche per due volte in un ospedale di Roma giustificandosi con i familiari di avere una malattia che gli provocava segni evidenti sul corpo. Durante le perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, ricordiamo, erano stati rinvenuti anche 480 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed una serra per la coltivazione indoor della stessa marijuana. 

 

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